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Unit Linked vs Fondi Comuni: cosa conviene davvero? L’analisi di Bankitalia sui costi occulti

Posted on 12/06/202512/06/2025 by Luca

polizza unit linkedQuando si tratta di investire il proprio denaro, la scelta dello strumento giusto può fare la differenza nel lungo periodo. Secondo un’analisi pubblicata da Banca d’Italia, le polizze unit linked – prodotti assicurativi a contenuto finanziario – risultano generalmente più costose rispetto ai fondi comuni d’investimento, con un differenziale di spesa che può variare dallo 0,5% fino al 2,5% annuo. Un gap che, nel tempo, può erodere una parte consistente dei rendimenti.

 

Perché le unit linked costano di più?

Il maggiore costo delle unit linked è attribuito soprattutto ai costi correnti più elevati rispetto ai fondi comuni. Sebbene le polizze offrano servizi aggiuntivi, come la copertura in caso di decesso o vantaggi fiscali come l’esenzione dall’imposta di successione, l’effettivo valore di questi benefici spesso non giustifica la differenza di costo, soprattutto quando l’investimento è finalizzato principalmente alla crescita del capitale.

Chi distribuisce, quanto incide

Il divario è ancora più marcato quando si investe in:

  • Fondi monetari (generalmente a basso costo)
  • ETF (che non prevedono commissioni d’ingresso)
  • Polizze vendute da consulenti finanziari, che spesso applicano commissioni di distribuzione più alte rispetto alle banche.

In altre parole, l’intermediario conta: acquistare direttamente quote di fondi tramite una banca o una piattaforma online è spesso più economico rispetto a sottoscrivere una polizza assicurativa contenente gli stessi fondi.

 

Investimenti simili, costi diversi

Lo studio evidenzia come, in molti casi, un investitore retail possa replicare esattamente il portafoglio di una polizza unit linked acquistando direttamente i fondi sottostanti, evitando i costi aggiuntivi legati ai contratti assicurativi. Questo vale soprattutto per le polizze basate su fondi esterni, dove la differenza tra i due strumenti si riduce a un tema di costi e accessori, più che di struttura finanziaria.

 

Cosa spinge gli italiani verso le unit linked?

Nonostante i costi più elevati, le unit linked restano molto diffuse in Italia. Dal 2015 al 2023, la raccolta è arrivata a 258 miliardi di euro, rappresentando il 31% della raccolta vita complessiva. Un dato che riflette anche la forza commerciale delle compagnie assicurative, ma che solleva interrogativi sulla trasparenza dell’offerta e sulla capacità degli investitori di valutare correttamente i costi.

Spesso, infatti, il valore percepito dei servizi accessori – come la consulenza implicita o la protezione del capitale – spinge gli investitori ad accettare costi più elevati. Tuttavia, la stessa analisi di Bankitalia suggerisce che, in assenza di esigenze assicurative reali, l’acquisto diretto di fondi può essere una soluzione più efficiente.

Il nodo della concorrenza e della trasparenza

Un’altra criticità emersa è la scarsa concorrenza nella distribuzione di prodotti di risparmio. La “vischiosità” dei comportamenti dei risparmiatori – spesso poco inclini a cambiare strumento o a cercare alternative – contribuisce a mantenere alti i margini dei distributori.

Da qui l’urgenza, sottolineata nello studio, di promuovere politiche che aumentino la trasparenza e la comparabilità dei costi, affinché ogni risparmiatore possa fare una scelta consapevole.

Conclusione: serve maggiore consapevolezza

In definitiva, le polizze unit linked non sono strumenti da evitare a priori, ma vanno valutate con attenzione rispetto ai propri obiettivi e alle alternative disponibili. Se l’obiettivo principale è investire per far crescere il capitale, i fondi comuni acquistati direttamente – specie tramite piattaforme a basso costo – possono offrire rendimenti netti superiori nel lungo periodo.

In un contesto in cui la cultura finanziaria resta bassa e la complessità dei prodotti elevata, la trasparenza dei costi e l’educazione degli investitori diventano strumenti cruciali per costruire un risparmio più efficiente e consapevole. Anche se vuoi rivolgerti a un consulente, ti consiglio prima di imparare le basi e i principi dei grandi investitori leggendo Impara a investire come i GURU.

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