In queste ultime settimane gli investimenti in azioni e titoli di stato europei hanno risentito pesantemente di un ritorno di sfiducia. In queste situazioni di mercato aumentano per chi investe i rischi, ma anche le occasioni Vediamo un’analisi della situazione per trarre alcuni spunti su cosa fare.
La crisi in Europa non è finita
La ripresa dei mercati nei primi mesi del 2012 è stata fortemente drogata dall’iniezione di liquidità della BCE. La Banca Centrale Europea infatti ha raccolto titoli dalle banche come garanzia per prestiti a tasso agevolato, le banche a loro volta hanno poi utilizzato questi capitali per riacquistare parte del loro debito o titoli di stato.
La Spagna
Le ultime tensioni nascono in particolare dai problemi della Spagna che dovrà ricorrere ad altre misure di austerità. Gli obiettivi di bilancio di quest’anno infatti difficilmente saranno raggiunti. Ma il vero problema del paese è il debito delle banche che rappresenta la maggiore incognita. Molte banche medio-piccole sono fortemente esposte sul settore immobiliare e accusano pesanti perdite. Il problema è talmente grave che le vendite si sono abbattute sui mercati finanziari dopo la notizia del record di richieste di finanziamenti delle banche spagnole alla BCE (oltre 227 miliardi di euro).
Se il debito pubblico spagnolo può essere a medio-lungo termine sostenibile con opportune politiche di austerità, l’incognita del debito privato pesa sull’umore dei mercati.
La Grecia
Dopo il fallimento pilotato del debito greco che ha coinvolto migliaia di piccoli investitori, i giornalisi sono disinteressati alle vicende greche. Ma i suoi problemi non sono superati, anzi. Debito e disoccupazione crescono. Ad inizio maggio ci saranno le elezioni e cresce il timore che i partiti estremisti, contro l’Europa, siano determinanti per un nuovo Governo. In tale scenario sarebbe ancora più difficile per la Grecia tenere fede ai suoi impegni. Anche le nuove obbligazioni greche potrebbero risentirne, non è infatti scontato che non ci sia un nuovo, e questa volta non pilotato, fallimento del debito greco. In tale prospettiva ci sarebbe probabilmente l’uscita del paese dall’Euro.
Dove investire ora?
Per un trader la situazione di mercato attuale genera diverse occasioni.Chi vuole speculare può puntare al rimbalzo tecnico del mercato italiano. Si tratta però di operazioni di breve respiro e a forte rischio. In generale in questo momento meglio puntare sui mercati internazionali.
Anche per un investitore di lungo termine che segue i dettami di Warren Buffett questo potrebbe essere un buon momento per investire. Quando i mercati finanziari perdono, coinvolgono anche i titoli buoni. Ma le occasioni sono compensate da forti rischi, e non tutti sono in grado di selezionare opportunamente le alternative valide. Occorre poi evitare di investire cercando di entrare sui minimi. Per il risparmiatore medio è quindi più prudente attendere e rimanere liquido. Abbiamo infatti visto come le incognite sono tante: Grecia, Spagna; ma anche petrolio, recessione economica, inflazione, calo della crescita in Cina e lenta crescita in America.
Le incognite di breve periodo sono molto alte e la volatilità sarà ancora ai massimi livelli. In questo periodo quindi è preferibile attendere un quadro meno incerto e investire a breve lasciando i soldi su un conto deposito libero o vincolato. Per i capitali già investiti il discorso è più complesso anche perché le situazioni possono essere molto variegate. Il primo passo è valutare se ci sono sovra esposizioni su alcuni mercati o settori e nel caso cercare di limitare tali esposizioni, eventualmente vendendo sfruttando un rimbalzo.