La liquidità sui conti correnti italiani è ai massimi storici. E non stupisce. Già da tempo i tassi di interesse dei tradizionali strumenti di risparmio degli italiani (bot, btp, obbligazioni bancarie, conti deposito) sono ai minimi. Al netto delle tasse si porta a casa ben poco e si assumono rischi. Soprattutto con i Btp e i bond bancari. Il rallentamento economico in Europa ha riportato in auge gli interventi della BCE, tradotto significa che vedremo ancora tassi bassi a lungo. E la guerra dei dazi e la recente crisi politica ha fatto ballare le Borse.
Ovvio che un risparmiatore preferisca star fermo ed attendere. Anche se non sempre è la strada migliore. Alcuni investitori infatti battono nuove vie. Anch’io ultimamente mi sono messo a studiare le nuove forme di investimento. Sto parlando in particolare del P2P Lending e del Crowdfunding. Un fenomeno in ampia crescita anche se è da anni che gira, anche in Italia, tanto che il primo articolo che ho trovato era addirittura sul sito della Borsa italiana e data 2015.
Il P2P Lending (detto anche crowdlending o social lending) è simile alle obbligazioni: si prestano infatti soldi ad un privato o una società sotto forma di finanziamenti. In sintesi: una persona o una società ha bisogno di un prestito, si rivolge (direttamente o tramite una finanziaria) ad una piattaforma online che pubblicizza questa richiesta. E sempre tramite la piattaforma, gli investitori aderiscono all’offerta prestando una quota di soldi. In pratica più persone si uniscono, grazie all’aiuto della tecnologia, per finanziare un progetto. E possono decidere quali progetti finanziare sulla base del rischio, della durata e del tasso di interesse (appunto come le obbligazioni). C’è poi solitamente, come per i bond, un mercato secondario dove si possono vendere le quote di progetti qualora si voglia rientrare dall’investimento.
Con il crowdfunding invece non si presta denaro ma si assume una partecipazione vera e propria. Qui solitamente si finanziano progetti più grossi e complessi, spesso immobiliari o di startup tecnologiche.
Vantaggi
Quali sono i vantaggi di questa forma di investimento alternativo? Parecchi, il segreto infatti è la tecnologia che consente di disintermediare banche e finanziarie mettendo in pratica direttamente a contatto l’offerta e la domanda di denaro con soluzioni semplici, veloci e poco costose:
- puoi accedere a grandi investimenti, anche di milioni di euro, con piccoli capitali;
- puoi investire infatti piccole somme, pure 10 euro;
- è semplice diversificare il rischio tra più investimenti, paesi, tipologia di prestito;
- si ottengono rendimenti elevati, persino superiori al 10%.
E’ evidente che a fronte di alti rendimenti ci siano maggiori rischi. Eppure, studiando il sistema, ho iniziato a investire proprio perché convinto che ci siano ampie opportunità e al momento il mix rendimento-rischio sia ottimo.
Ci sono diverse società, italiane e non nel settore. Direi che sono persino tante. Ho analizzato quelle italiane ma in generale le ho scartate (l’unica che valuterò in una seconda fase è Soisy, anche se per ora è ancora troppo piccola e soprattutto legata al rischio Italia). Tra le numerose estere alla fine ho scelto quella di gran lunga più grande: Mintos.
Prima di aprire il conto mi ero informato parecchio, soprattutto su siti esteri. Conoscevo quindi già molto del funzionamento di questa piattaforma. Nonostante questo sono rimasto veramente stupito della facilità di utilizzo e della trasparenza dello strumento. Ho sfruttato un paio di mattine di agosto per capire il più possibile ma devo dire che è tutto molto intuitivo e fatto bene. Ho costruito velocemente e facilmente il mio primo portafoglio con un rendimento potenziale del 12% rimanendo comunque su un livello di rischio medio-basso (ho investito solo in prestiti garantiti dalla finanziaria che la offre. Le società che offrono questi finanziamenti hanno una sorta di rating interno. E’ quindi più semplice diversificare tra le proposte per costruire un buon mix di finanziamenti. Senza contare che ad oggi si conta un solo fallimento di queste società, se si evitano le rischiose quindi la sicurezza appare buona almeno in questo periodo economico).
Nel prossimo articolo ti descriverò meglio come funziona Mintos e quali strategie ho adottato (e in cosa ho sbagliato). Nel frattempo puoi aprire un conto da questo link (permette sia a me che a te di avere un extra rendimento sui finanziamenti concessi) ed effettuare un bonifico. La procedura di apertura è molto semplice, si fa il riconoscimento online e il bonifico arriva in uno/due giorni. Io per iniziare ci ho messo 3.000 euro (e già conto di incrementare), ma come detto puoi partire da una cifra anche più bassa e poi suddividerla su più progetti. Al prossimo articolo quindi!
ps. il tema fiscale è molto ampio e complesso. Per maggiori informazioni ti rimando quindi alla guida relativa che dedica parecchie pagine alla tassazione del P2P Lending