Una volta gli italiani erano definiti Bot people. Negli ultimi anni però i tassi zero avevano fatto dimenticare questo legame. Del resto sui Bot si è arrivati pure al paradosso di aver tassi negativi senza considerare poi costi, tasse e bollo. Ora il Bot a 1 anno rende circa il 3,9%, al lordo dell’imposta sostitutiva del 12,50 per cento. Questo è il tasso offerto dall’ultima emissione di ottobre.
Ovviamente l’aumento dei tassi ha riguardato tutti gli strumenti finanziari. Il Btp a 10 anni si avvicina al 5% per esempio. Un aumento del rendimento anche se non proporzionale. Del resto negli Stati Uniti o anche in Germania, la curva dei rendimenti è «invertita»: chi investe a un anno è pagato di più rispetto a chi investe a dieci.
Chiaramente il mercato ritiene che ci sarà un calo dei tassi già a partire dal 2024, in Italia la curva non è invertita perché pesa il nostro debito pubblico e quindi le incertezze dello spread.
Ma la domanda resta: vale la pena puntare tutto sui Bot? Una scelta estrema non va mai bene. La strategia da attuare è sempre quella di investire in più scadenze, al fine di ridurre il rischio legato alla durata ma anche saper cogliere i vantaggi delle varie durate. Es. un Btp più lungo garantisce rendimenti buoni per un periodo più lungo appunto, soprattutto in caso di riduzione dei tassi futuri.
Ora poi pesano le attese delle agenzie di rating sul debito pubblico italiano, anche se i primi due responsi ci sono già stati e positivi. Resta il più complicato, quello di Moody’s a novembre. Si può preferire anche stare sul breve per le conseguenze del conflitto in Medio-Oriente.
Come abbiamo visto il rendimento sale sulla lunghezza (a differenza di quanto accade negli Usa e in Germania) ma in misura abbastanza contenuta, se si considera che il Bot richiede un investimentoannuale. Una quota del tuo portafoglio può esser investita nel breve termine e in tal caso il Bot rappresenta una delle migliori soluzioni, oltre al conto BBVA per chi vuole aver i soldi sempre disponibili.
Una quota può esser investita su durate più lunghe ma sui Btp per aver rendimenti effettivamente migliori (di almeno mezzo punto) occorre andare su scadenze di 7 anni o più. Per chi vuole restare su durate più brevi c’è il conto deposito Illimity che offre fino al 5,75% per durate a 3, 4 o 5 anni.