L’ultimo rapporto della Consob segnala i rischi e le criticità delle applicazioni e siti nel mondo cripto.
L’autorità di controllo dei mercati segnala come tra 118 piattaforme di scambio di criptoattività, solo 14 hanno una struttura tale da ritenersi molto sicura. Sicurezza che nel mondo cyber è fondamentale per evitare attacchi hacker e perdita di dati e soldi.
Nel 2022 il valore totale delle criptovalute rubato ha raggiunto il record di 3,8 miliardi di dollari. Il valore più alto dal 2017 ad oggi.
Può sembrare strano che un settore che si basa sulla blindatura della blockchain sia soggetto non solo a frodi ma anche a furti. La blockchain però si basa sulla trasparenza: tutte le transazioni vengono realizzate “on chain” e i codici dei contratti automatici (smart contract) che gestiscono i protocolli sono pubblici. In tal modo si può vedere cosa accade ai propri fondi e quando vengono usati. Dall’altro, però, un hacker è in grado di scandagliare i codici e coglierne le debolezze per colpire al momento giusto.
Inoltre la ricerca spasmodica del ritorno sull’investimento, spesso fa passare in secondo piano le attività di controllo e di adeguatezza rispetto ai protocolli.
Occorre quindi esser consapevoli anche di questo rischio, oltre a quello tipico finanziario, quando si investe in criptovalute come bitcoin e ethereum. Molte piattaforme cercano di attirare clienti ma investono poco in sicurezza badando al breve periodo. E’ per tale motivo che è consigliabile operare con i maggiori operatori considerati tra i più sicuri dalla stessa Consob, come ad esempio Binance e Coinbase.