Questo articolo fa parte di una serie di 3 articoli sul Btp Italia
- Caratteristiche e novità del prodotto
- Rendimento atteso (questo articolo)
- Conviene investire?
Rendimento dei Btp Italia
Il Btp Italia è indicizzato all’inflazione per cui è impossibile a priori definirne il rendimento a scadenza. Il sistema di indicizzazione, oltre a fare riferimento all’indice Foi italiano, è diverso da quello del Btpi (Btp indicizzato all
La cedola paga un tasso reale che sarà definito solo dopo il collocamento. Oggi è stato comunicato che tale tasso non sarà inferiore al 2,25%. Ogni cedola viene maggiorata in base all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo del periodo di riferimento .
Unitamente alla cedola viene pagata anche la rivalutazione sul capitale, a differenza del Btpi che rimborsa il capitale rivalutato a scadenza. Questo è un aspetto che comporta un versamento anticipato ma di contro la cedola non è calcolata sul capitale rivalutato cumulato ma solo su quello annualizzato. Se i prezzi dovessero scendere anziché salire, la cedola “reale” e il rimborso del capitale a scadenza sono comunque garantiti.
E’ inoltre previsto un cosiddetto “premio fedeltà” dello 0,4% lordo del valore nominale per chi acquista il titolo in fase di collocamento e lo mantiene fino a scadenza
Alcune previsioni sull’inflazione
Per stimare il rendimento di questo titolo bisogna avere un’idea delle aspettative sull’inflazione futura (ricordando comunque che si tratta di previsioni e come tali non sono certezze).
Un metodo per effettuare questa stima consiste nel paragonare il rendimento dei classici Btp con i Btpi agganciati all’inflazione. Il differenziale in termini di rendimento indica il livello di inflazione attesa dagli investitori. Sulla base di questa metodologia, in questo momento le aspettative sul livello di inflazione dei prossimi annivariano da 1,7 al 2% circa.
Ricordo che in questo caso si tratta dell’inflazione europea. E’ anche opportuno sottolineare che l’indice Foi a cui è collegato il Btp Italia solitamente è leggermente inferiore al tradizionale tasso di inflazione comunicato sui giornali (cosiddetto Indice Nic). Storicamente poi non è sempre detto che l’inflazione europea sia inferiore a quella italiana, si veda il grafico seguente:
E’ presumibile però che a breve il tasso di crescita dei prezzi in Italia sia superiore a quello europeo, anche per l’aumento dell’Iva previsto in autunno. La stessa Banca d’Italia prevede, almeno per quest’anno, un’inflazione superiore al 2%. Se quindi consideriamo che il mercato si aspetta un’inflazione europea fra 1,7 e 2% nei prossimi anni, è presumibile pensare che quella italiana possa essere superiore.
Esempio rendimento
Come abbiamo visto il rendimento del Btp Italia dipenderà da due fattori:
- il tasso reale che sarà comunicato dopo il collocamento e di cui ora conosciamo solo il livello minimo pari al 2,25%%
- l’indice di inflazione dei prossimi 4 anni sui quali possiamo ovviamente fare solo previsioni
Per farsi un’idea sul rendimento riporto l’esempio del Ministero del Tesoro che parte dalle ipotesi di:
- tasso inflazione costante per tutto il periodo e pari al 2%
- tasso reale annuo del 2%
- acquisto in fase di collocamento di 1.000€ e mantenimento del titolo fino a scadenza
In questa ipotesi un veloce calcolo approssimato ci porta ad un rendimento del 4% circa, che è sostanzialmente corretto (da notare che per via degli arrotondamenti l’esempio presenta qualche distorsione). Si noti come il capitale di riferimento della cedola per ogni periodo rimane 100, per cui la cedola annua, in presenza di inflazione costante, rimane fissa (nel nostro esempio 20%). Il capitale invece viene rivalutato annualmente. Il cumulo della cedola rivalutata e del capitale rivalutato determina la cedola totale.
Nel prossimo articolo alcuni confronti con Btp alternativi per stabilire se conviene investire nel Btp Italia