L’ultima asta dei Btp del 28 ottobre 2011 ha fatto segnare un nuovo record.
Sono infatti stati collocati circa 2,9 miliardi di euro di Btp a 10 anni con rendimenti del 6,06%, 20 punti base in più rispetto all’asta di settembre. Alcuni presupposti si erano già evidenziati giovedì quando sul mercato secondario i Btp decennali offrivano fino al 5,9. L’asta è però andata peggio delle previsioni (o meglio per gli investitori, a seconda del punto di vista). Si tratta comunque di un campanello di allarme in quanto si tratta di rendimenti che cominciano a pesare sul conto dello Stato.
Sono stati inoltre collocati Btp a 3 anni con scadenza luglio 2014 al 4,93% , +24 rispetto a settembre.
Infine il Tesoro ha proposto due titoli inusuali per allargare la domanda:
- Ccteu 2017 che ha chiuso con n tasso di interesse offerto del 5,59
- Btp 2019 a 5,81
Con queste premesse rimane il consiglio di mantenersi su scadenze brevi, massimo 3 anni. Il decennale è un titolo che si presta solo per manovre speculative, va quindi evitato in questo momento dal piccolo risparmiatore.