Il mercato valutario mondiale continua a crescere a ritmi esuberanti.
Secondo il nuovo rapporto triennale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), pubblicato a fine settembre 2025, il volume medio giornaliero di scambi sul forex ha raggiunto il controvalore di 9,6 trilioni di dollari (9.600 miliardi), segnando un aumento del 28% rispetto alla precedente rilevazione del 2022.
📈 Un mercato in continua espansione
Si tratta di una cifra enorme: ogni 24 ore viene scambiato un ammontare pari a quasi cinque volte il PIL italiano.
Il forex, il più grande mercato finanziario al mondo, non dorme mai: è attivo 24 ore su 24 e coinvolge banche centrali, istituzioni finanziarie, multinazionali, fondi e investitori di ogni continente.
La crescita del 2025 riguarda tutti i segmenti operativi:
- il mercato spot (a pronti), in aumento costante;
- i derivati, in particolare le opzioni valutarie, che sono addirittura raddoppiate in tre anni;
- gli swap valutari, che pur in lieve calo restano il cuore del sistema, rappresentando il 42% degli scambi totali.
Lo swap, in sostanza, consiste nello scambio tra una transazione immediata e una a termine su valute diverse. È uno strumento chiave per coprire i rischi di cambio e gestire la liquidità nel circuito globale del forex.
💵 Il dollaro resta sovrano, nonostante la “dedollarizzazione”
Negli ultimi anni si è parlato molto di “dedollarizzazione”, ossia della progressiva perdita di centralità del dollaro nel commercio internazionale, a vantaggio dello yuan cinese e di valute alternative.
Tuttavia, i dati della BRI smentiscono questa teoria: il dollaro USA resta dominante, coinvolto nell’89% di tutte le transazioni valutarie globali (su un totale del 200%, perché ogni scambio coinvolge due valute).
Nel 2025 il Dollar Index ha registrato una flessione superiore al 10%, scendendo sotto quota 97, salvo poi recuperare fino a 100 negli ultimi mesi dell’anno.
Oscillazioni normali per una valuta che rimane il perno assoluto del sistema monetario mondiale.
💶 Euro in calo, yuan in crescita
L’euro si conferma la seconda valuta più trattata al mondo, ma arretra in termini di quota di mercato:
- 28,9% nel 2025, in calo rispetto al 30,6% del 2022.
Un segnale da non sottovalutare per il futuro della moneta unica, soprattutto in un contesto geopolitico incerto e di politiche monetarie divergenti tra USA e zona euro.
Al terzo posto si mantiene lo yen giapponese (16,8%), seguito dalla sterlina britannica (10,2%) e dal sempre più influente yuan cinese, che sale all’8,5%, tallonando la valuta del Regno Unito.
Un risultato che conferma la progressiva ascesa della Cina nel mercato valutario internazionale, nonostante lo yuan resti ancora parzialmente controllato e non completamente liberalizzato.
🔄 Le coppie valutarie più scambiate
Il dollaro è il protagonista indiscusso di quasi tutte le coppie principali.
Al vertice si conferma il cambio euro/dollaro, che pur in calo rimane la coppia più trattata al mondo, con un’incidenza del 21,2% del totale.
Seguono:
- USD/JPY (dollaro-yen) con circa il 14% degli scambi;
- e, a sorpresa, USD/CNY (dollaro-yuan) che supera GBP/USD (sterlina-dollaro), scalzando la storica coppia dal terzo posto.
Una svolta simbolica: lo yuan guadagna spazio come valuta di riferimento per l’interscambio commerciale e le materie prime, settori finora dominati dal dollaro USA.
🏦 Londra resta la capitale mondiale del forex
La geografia del mercato valutario resta sostanzialmente invariata:
gli scambi si concentrano nei principali hub finanziari globali — Stati Uniti, Regno Unito, Singapore e Hong Kong — che insieme gestiscono oltre il 75% del volume mondiale.
Il Regno Unito si conferma il leader assoluto:
la City di Londra intermedia da sola il 38% dell’intero mercato valutario globale, consolidando la propria posizione di piazza dominante del forex internazionale.
Gli Stati Uniti restano il secondo polo di riferimento, seguiti da Singapore e Hong Kong, che si affermano sempre più come hub asiatici strategici.
👥 Chi muove il mercato
Secondo la BRI, circa il 46% degli scambi è realizzato dai cosiddetti “reporting dealers”:
banche globali e istituzioni finanziarie che operano tra loro o con grandi controparti (corporate, fondi, investitori istituzionali).
La restante parte è costituita da operatori non finanziari, investitori privati e piattaforme elettroniche che negli ultimi anni hanno ampliato l’accesso al mercato.
📊 In sintesi
| Indicatore | Dato 2025 | Variazione |
|---|---|---|
| Volume medio giornaliero forex | 9,6 trilioni $ | +28% dal 2022 |
| Principale valuta | Dollaro USA (89%) | stabile |
| Euro | 28,9% | -1,7 punti |
| Yen giapponese | 16,8% | stabile |
| Yuan cinese | 8,5% | +2,5 punti |
| Principale coppia | EUR/USD (21,2%) | in lieve calo |
| Principale centro finanziario | Londra (38%) | leadership confermata |
Il segnale del 2025: più volatilità, ma il dollaro resta il re
Il forex globale continua a espandersi e a diversificarsi, ma il dollaro americano mantiene un ruolo dominante.
La dedollarizzazione, per ora, resta più una suggestione geopolitica che una realtà economica.
L’unica vera novità strutturale è l’ascesa dello yuan, che si candida a giocare un ruolo crescente nell’economia mondiale — a patto che Pechino ne consenta una piena convertibilità.