Il nuovo BTp Valore, destinato a famiglie e piccoli investitori e in fase di offerta dalla prossima settimana (dal 26 febbraio al 1° marzo, salvo chiusura anticipata), presenta cedole al 3,25% annuo per la prima metà della sua durata e al 4% per il secondo triennio. Questi tassi minimi garantiti, annunciati ieri dal Tesoro, delineano gli elementi chiave del titolo di Stato. Rispetto alle fortunate edizioni del 2023, durante l’esordio della nuova famiglia di titoli di Stato per i risparmiatori, si è assistito a un cambiamento di scenario nei tassi, con la fine dei venti che avevano accompagnato la stagione dei picchi inflattivi.
In questa nuova realtà, il Tesoro ha esteso la durata del BTp Valore a sei anni, rispetto ai quattro e cinque anni delle due tornate del 2023. L’obiettivo è chiaramente di bilanciare un rendimento attraente con un impegno moderato da parte dei risparmiatori. La proposta sarà gestita da Intesa e Unicredit come dealer, con Banca Akros ed Mps come codealer.
Curiosamente, i due gradini del meccanismo di tassi in aumento, comune in questo tipo di titoli di Stato, rimangono gli stessi del primo BTp Valore, che, con i suoi quattro anni di vita, è il più breve del gruppo. Questa scelta è giustificata dall’evoluzione dello scenario dei tassi, sia complessivo che italiano. A giugno scorso, durante la “prima” del BTp Valore, il rendimento del decennale italiano era costantemente superiore al 4%, in contrasto con l’attuale 3,86%. Tuttavia, prospetticamente, un orizzonte ribassista domina, sebbene siano presenti incertezze legate alle variabili geopolitiche e alle loro possibili ripercussioni sui prezzi. Un panorama che era appena intravisto nella tarda primavera del 2023.
Nel valutare i rendimenti, è essenziale considerare l’intera struttura del BTp Valore, che, oltre ai due gradini cedolari, include anche il bonus fedeltà riservato a coloro che mantengono il titolo acquistato durante l’offerta della prossima settimana fino alla sua scadenza. La durata assume qui un ruolo cruciale, poiché una fedeltà più prolungata è premiata in modo più significativo. Di conseguenza, il bonus si attesta al 7 per mille, superando il 5 per mille delle prime due edizioni. Considerando tutto, il rendimento annuo del titolo mantenuto fino alla scadenza del 2030 si stabilisce al 3,77 per cento, in confronto al 3,43% del BTp ordinario a sei anni quotato ieri.
Questo parametro centrale è fondamentale per valutare un bond governativo progettato principalmente per un pubblico di investitori a lungo termine, sebbene sia liberamente negoziabile sul mercato in qualsiasi momento. In caso di vendita anticipata, oltre alla mancanza del premio fedeltà, occorre naturalmente considerare le variabili di mercato. Al momento, entrambi i BTp Valore emessi nel 2023 sono negoziati sopra quota 100, con una piccola differenza nel caso del quadriennale e una differenza più significativa nel caso del quinquennale, che finora non ha mai raggiunto la pari.
Come sempre, si aggiunge il vantaggioso pacchetto di agevolazioni che accompagna gli acquisti. Ora, questo pacchetto si arricchisce con l’esclusione, fino a 50mila euro pro capite, dei titoli di Stato dai calcoli per l’Isee. Tra gli “sconti” che favoriscono i bond governativi nella competizione con altri prodotti di mercato per i risparmiatori, vi sono l’acquisto alla pari senza commissioni attraverso banche, home banking e poste, e la tassazione agevolata al 12,5% (anziché al 26%) sui rendimenti e il premio fedeltà finale.
L’esclusione dai calcoli Isee, prevista dalla recente legge di bilancio e in attesa del decreto attuativo, riguarda l’intera quota. Tuttavia, va notato che i calcoli dell’indicatore Isee fanno riferimento alla situazione patrimoniale di due anni prima (Isee ordinario) o dell’anno precedente (Isee corrente). Il taglio minimo per l’investimento è di mille euro, e non esiste un tetto massimo. Il Tesoro garantisce la soddisfazione di tutte le richieste pervenute nei tempi, con la possibilità teorica di chiusura anticipata, prima delle 13 di venerdì prossimo, come previsto nel consueto contesto operativo.