Il primo collocamento del Btp Italia si è concluso con un successo oltre le attese. Sono stati infatti collocati ben 7,29 miliardi di euro a fronte dei 2 miliardi ipotizzati inizialmente dal Tesoro. E’ vero che queste previsioni erano molto prudenziali ma l’operazione è comunque stata molto positiva per lo Stato che sa di poter ricorrere anche ai piccoli risparmiatori italiani per il collocamento del debito pubblico. Ben l’80% della richiesta infatti è arrivata dal retail, i piccoli investitori privati.
Rendimenti attesi del Btp Italia
Ma l’operazione si chiude positivamente anche per gli investitori. Il Tesoro ha comunicato a fine asta il rendimento reale dei Btp Italia: il 2,45%, oltre il minimo indicato di 2,25%. Si tratta di un aumento non prevedibile visto che già con il tasso minimo il Btp Italia risultava competitivo. Ma evidentemente il Tesoro ha voluto premiare coloro che hanno aderito, del resto questa è stata una sorta di offerta lancio in previsione di futuri collocamenti.
Abbiamo già visto come il rendimento di questo titolo sarà legato al tasso di inflazione italiana. Con un livello medio di inflazione pari al 2% il Btp Italia renderà circa il 4,5% lordo, il 4,6% con il premio fedeltà finale qualora si tenga l’obbligazione fino a scadenza. Nonostante l’incremento dello spread sui titoli italiani di questa settimana, rimane ancora un buon rendimento. Certo, l’inflazione potrebbe essere più bassa, anche se è plausibile che almeno nel primo anno sia superiore al 2% (tenendo conto anche dell’aumento dell’IVA ad ottobre).
Come abbiamo già visto la bontà di questo titolo si vede anche dal confronto con titolo analoghi. Il Btp tradizionale con medesima scadenza (aprile 2016) ha un rendimento lordo del 3,65%, quindi circa un punto percentuale in meno rispetto al Btp Italia con inflazione del 2%.
Portafoglio finanziario degli italiani
C’è un altro aspetto positivo nel successo del Btp Italia. Questo titolo ha introdotto in molti portafogli finanziari degli investitori italiani un titolo indicizzato all’inflazione. Il piccolo risparmiatore in particolar modo dovrebbe sempre avere una quota del suo portafoglio investito in questa tipologia di titoli. E’ anche vero che finora le proposte non erano così allettanti: il Btpi classico infatti è collegato all’inflazione europea, mentre i buoni postali indicizzati all’inflazione hanno un tasso reale ridotto.
Un investitore dovrebbe anzitutto suddividere il suo portafoglio nei tre grandi asset tradizionali:
- liquidità: in questo momento sono da privilegiare i conti deposito come Conto Arancio, InMediolanum o You Banking (il migliore per chi vuole un supporto in filiale) che offrono tassi oltre il 4% a 12 mesi, di molto superiore a quanto offerto da Bot e buoni postali, per non parlare dei conti correnti. Fai attenzione che, in considerazione della riduzione dei tassi di mercato, i tassi dei conti deposito potrebbero presto ridursi, per cui affrettati ad aprirli
- obbligazioni a medio-lungo termine: dopo il recupero degli spread i bond sotto i 3 anni offrono rendimenti inferiori ai conti deposito. Occorre quindi puntare a scadenze superiori, diversificando per emittente. La diversificazione dipende ovviamente dall’entità del portafoglio (va bene diversificare ma se dovete investire cifre basse in più titoli non ne vale la pena considerando i costi bancari), se potete non investite tutto nei titoli di stato italiano. Per ridurre le commissioni di negoziazione puntate sul trading online: Trading Arancio, la più economica, disponibile anche a chi ha solo Conto Arancio, Fineco se volete la piattaforma di trading migliore
- azioni: sebbene più rischiose andrebbe, soprattutto ora destinata una quota al mercato azionario. Evitate di guardare solo al mercato domestico. Il miglior modo per diversificare è acquistare ETF su indici europei o americani
Altre tipologie di investimenti come immobili, terreni, oro e materie prime etc possono essere introdotte in portafogli ricchi e già ben diversificati. Scriverò comunque ancora su questo tema entrando più nel dettaglio (per ricevere gli aggiornamenti iscriviti alla newsletter inserendo la tua email nel box che segue).