Nel panorama della finanza personale, pochi libri hanno lasciato un segno indelebile come “O la borsa o la vita” di Vicki Robin e Joe Dominguez. Quest’opera, la cui prima edizione risale al 1992 e che è stata recentemente aggiornata per le nuove generazioni, non è semplicemente un manuale su come gestire i propri risparmi, ma un vero e proprio percorso di trasformazione del rapporto con il denaro e, di conseguenza, con la propria esistenza.
Il cuore pulsante del libro risiede in una riflessione fondamentale: il denaro è l’energia vitale che scambiamo per il nostro tempo lavorativo. Ogni euro guadagnato rappresenta una porzione della nostra vita dedicata a produrlo. Di conseguenza, ogni spesa dovrebbe essere valutata non solo in termini monetari, ma anche in termini di quanta energia vitale è costata e se l’appagamento ricevuto è proporzionato. Questa prospettiva ribalta la visione comune che lega la felicità al semplice accumulo di ricchezza.
Attraverso un programma strutturato in nove fasi, “O la borsa o la vita” accompagna il lettore in un viaggio di autoconsapevolezza finanziaria. Si parte dall’analisi retrospettiva dei propri guadagni e delle proprie spese per creare un quadro chiaro della propria situazione finanziaria. Si passa poi alla registrazione meticolosa di ogni entrata e uscita, un esercizio fondamentale per prendere coscienza dei propri flussi di denaro e identificare abitudini di spesa inconsce.
Le fasi successive invitano a definire le proprie categorie di spesa in modo personalizzato, a valutare ogni spesa in relazione all’appagamento, ai propri valori e agli obiettivi di vita, e a visualizzare i propri progressi attraverso un grafico che traccia l’andamento mensile di entrate e uscite. Il programma prosegue esplorando strategie per ridurre le spese in modo creativo, per aumentare il proprio reddito valorizzando la propria energia vitale, e per comprendere il concetto di indipendenza finanziaria attraverso l’accumulo di capitale e investimenti consapevoli.
“O la borsa o la vita” è un testo ispiratore per il movimento FIRE (Financial Independence, Retire Early). L’idea di raggiungere l’indipendenza finanziaria in anticipo rispetto all’età pensionabile tradizionale, attraverso un elevato tasso di risparmio e investimenti strategici, è intrinsecamente legata ai principi promossi dal libro. Frugalità, consapevolezza della propria spesa e la ricerca di un “abbastanza” che vada oltre il consumismo sfrenato sono concetti chiave condivisi. Il libro non mira a fornire formule magiche per arricchirsi rapidamente, ma piuttosto a guidare verso una libertà finanziaria che permetta di vivere una vita più autentica e in linea con i propri valori.
Questa edizione aggiornata include riflessioni sul contesto socio-economico attuale e introduce un nuovo elemento, gli incontri “A tu per tu con il denaro”, pensati per rompere il tabù che spesso circonda le discussioni finanziarie e favorire il confronto e il supporto reciproco nel percorso verso una gestione più consapevole del denaro.
In conclusione, “O la borsa o la vita” non è solo un libro di finanza personale, ma una guida pratica per chi desidera riprendere il controllo del proprio tempo e della propria vita, smettendo di essere schiavo del ciclo lavoro-consumo. Offre gli strumenti per allineare le proprie scelte finanziarie con i propri valori più profondi e per costruire un futuro di indipendenza e libertà. Se cerchi una lettura che possa realmente cambiare la tua prospettiva sul denaro e sulla vita, questo libro è un punto di partenza essenziale.
Nel mio libro Impara a investire come i GURU ho riassunto i principi sottostanti a vari libri di finanza per capire la psicologia dei soldi e i metodi di grandi investitori come Buffett, Graham, Bogle, Lynch etc. O la borsa o la vita non è tra questi ma è un’altra lettura che ci sarebbe stata bene in quanto uno dei pilastri della crescita e autonomia finanziaria, anche senza portare certi concetti al limite come gli autori del libro.