I mercati finanziari si trovano in una fase di massimi storici, alimentati da una serie di fattori contrapposti che creano un contesto di incertezza e opportunità. Nonostante la lentezza dei tassi a scendere e l’economia che mostra segni di rallentamento, le Borse globali stanno vivendo un periodo di vento favorevole, con ben 19 mercati che hanno recentemente raggiunto i massimi storici.
Grandi potenze economiche come Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone e India sono tra coloro che hanno aggiornato i loro record di mercato. Un esempio eclatante è la Borsa di Tokyo, che, nonostante il Giappone entri in recessione e scivoli al quarto posto nell’economia mondiale, ha sfondato i massimi storici. Nel corso di un anno, l’indice Nikkei ha guadagnato il 43%, di cui il 17% solo nel 2024.
Questo straordinario rally giapponese è guidato da diversi fattori chiave. La debolezza dello yen è un primo elemento, seguita paradossalmente dalla debolezza dell’economia giapponese, che ritarda l’implementazione di una stretta monetaria. Inoltre, una riforma della corporate governance ha reso l’investimento nella Borsa di Tokyo particolarmente allettante.
Wall Street, d’altra parte, è spinta dalla crescita economica degli Stati Uniti, che continua a sorprendere positivamente, e dalla crescita degli utili aziendali. Tuttavia, è principalmente la forza delle cosiddette “big tech” a trainare gli indici, a cui si è recentemente unita una società farmaceutica come Eli Lilly, superando Tesla in capitalizzazione.
Le Borse europee, nonostante la recessione in Germania, stanno anch’esse vivendo un periodo di rialzo. Le banche europee, sostenute dai tassi elevati della Bce, hanno contribuito a spingere la Borsa di Milano ai massimi storici.
Mentre il rally globale delle Borse è alimentato da diverse ragioni specifiche, emerge la preoccupazione legata ai multipli, ovvero il rapporto tra il prezzo delle azioni e gli utili aziendali. Sia a Tokyo che a Wall Street, i multipli sono ai massimi dal 2010, escludendo i dati influenzati dalla pandemia nel 2020 e 2021. Gli analisti e i gestori restano generalmente ottimisti, ma c’è chi comincia ad esprimere cautela.
In questo contesto, le Borse globali si trovano su un filo sottile tra rischi e opportunità, con gli investitori divisi tra l’ottimismo corrente e la consapevolezza dei potenziali pericoli. La cautela potrebbe diventare un elemento chiave nel navigare questo periodo di massimi storici, ma per ora sembra che l’impulso al rialzo continui a dominare il panorama finanziario mondiale.