Oggi, lunedì 13 aprile 2015, parte il collocamento di un nuovo Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana lanciato ormai 3 anni fa e che arriva ora all’ottava edizione.
Venerdì scorso è stato fissato il tasso reale minimo garantito, tasso che potrà essere aumentato a fine collocamento. Basandoci quindi solo sul tasso attuale, possiamo già fare delle considerazioni sulla convenienza del titolo.
Caratteristiche del Btp Italia. Cosa cambia
Anzitutto riassumiamo le caratteristiche del titolo:
- cedole semestrali
- tasso indicizzato al FOI (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), in caso di indice negativo si applica un minimo di zero (in pratica anche se l’indice è negativo, il titolo pagherà almeno il tasso minimo garantito)
- rimborso del capitale a scadenza con premio fedeltà pari allo 0,4%
- ritenuta fiscale: 12,5%
- nessuna commissione per l’acquisto
- durata 8 anni
La durata è la vera novità di questa emissione. Mentre i primi Btp Italia furono emessi a 4 anni, già nell’ultima edizione si era allungata la scadenza a 6 anni. Pur essendo vero, come afferma il Tesoro, che in questo modo ci si copre meglio dal rischio inflazione, è soprattutto vero che l’allungamento della scadenza è stato reso necessario dalla congiuntura dei tassi di mercato. Mantenere durate più brevi avrebbe comportato infatti rendimenti troppo bassi e quindi poco appetibili. Da notare comunque che, nonostante l’allungamento della durata, è stato mantenuto lo stesso premio fedeltà. Se nelle prime edizioni questo copriva metà del bollo attuale, ora copre solo un quarto.
Il titolo come di consueto sarà collocato direttamente sul MOT della Borsa Italiana. Da lunedì 13 a mercoledì 15 aprile (tre giorni che potranno essere ridotti a due in caso di chiusura anticipata) potranno sottoscriverlo i risparmiatori privati, il 16 aprile sarà riservata agli investitori istituzionali. Puoi quindi sottoscriverlo in autonomia tramite l’Internet Banking della tua banca o recandoti in filiale o allo sportello postale. Il codice isin per la fase di collocamento è IT0005105835.
Conviene acquistarlo?
Il nuovo Btp Italia è quindi una scommessa. Se credi nella ripresa e nell’aumento dell’inflazione (che potrebbe anche essere dovuta ad altri fattori come la svalutazione dell’euro o un rimbalzo nei prezzi petroliferi) i titoli legati al costo della vita sono sempre un’ottima opzione.
C’è da aggiungere che il tasso fissato appare comunque deludente anche in confronto alle precedenti emissioni, che non a caso dopo l’annuncio hanno visto i loro prezzi salire. Inoltre è meno della metà del rendimento del Btp di pari scadenza. Certo, senza considerare l’indicizzazione all’inflazione, ma in passato questa differenza era quasi nulla al collocamento proprio per favorire il collocamento dei nuovi titoli. Il fatto che ora si sia rimasti molto stretti è semplicemente la conseguenza dell’attuale situazione: rendimenti ai minimi storici (addirittura negativi per certi titoli) e molta liquidità grazie alle mosse della Banca Centrale Europea. In sintesi: al Tesoro oggi interessa meno che l’operazione sia un successo, sa che anche con tassi ridotti potrà comunque ottenere un buon risultato grazie alla molta liquidità da investire.
Chi punta su una ripresa dell’inflazione può quindi valutare il nuovo collocamento, altrimenti dovrà guardarsi intorno e valutare investimenti più rischiosi in obbligazioni o azioni. Oppure può rimanere attendista investendo a breve per esempio sui conti deposito. Anche questi non offrono più i tassi di interesse di una volta, ma ci sono ancora varie offerte superiori all’1%. Tra un anno poi si vedrà dove reinvestire quei soldi, sperando che i tassi di mercato siano saliti.