La manovra Monti è finalmente giunta al testo finale, possiamo quindi scrivere con maggiore sicurezza sul tema bollo che colpirà ora tutti i principali strumenti finanziari, inclusi prodotti prima esclusi come i buoni postali, i libretti di risparmio, fondi di investimento e polizze vita.
Il bollo sul conto corrente e il libretti di risparmio
Oggi si paga un bollo di 34,2 euro per ogni conto corrente. Tale imposta è stata mantenuta con la precisazione che non si pagherà nulla se la giacenza media nel periodo è inferiore a 5.000 euro.
Altra importante novità riguarda i libretti di risparmio, sia postale che bancari, che sono ora soggetti al medesimo bollo dei conti correnti (con la medesima esenzione se sotto i 5.000 euro).
Bollo su buoni postali e polizze vita
Oggi il bollo si paga con un complicato sistema a scaglioni solo sui prodotti depositati sul dossier titoli: azioni, obbligazioni, titoli di stato, etf.
Il bollo è stato ora esteso a tutti gli strumenti finanziari, in particolare:
- buoni fruttiferi postali: solo per questi c’è un’esenzione se il valore non è superiore a 5.000 euro. Per valore si intende il valore di rimborso, inoltre vanno considerati e sommati tutti i buoni posseduti. Il bollo quindi si applica sul totale portafoglio buoni postali, non sul singolo
- fondi comuni di investimento e sicav
- gestioni patrimoniali
- polizze vita
- pronti contro termine e certificati di deposito
Il nuovo bollo si pagherà dal 2012 e dovrà esser calcolato applicando lo 0,1% sul controvalore totale degli investimenti in capo ad ogni persona presenti presso un intermediario (Poste, banca etc). Dal 2013 l’aliquota di imposta salirà a 0,15%. E’ previsto un bollo minimo di 34,2 euro e per il solo 2012 un massimo di 1.200.
Rimangono esclusi dal bollo solo i fondi pensione, i fondi sanitari (meglio note come polizze salute). Non cambia nulla anche per i conti di deposito. Considerando che le banche continueranno a pagare il bollo, questi diventano l’unico investimento veramente esente. Sicuramente quindi questi prodotti che già hanno avuto la riduzione della tassazione sugli interessi (ora al 20%), saranno ulteriormente avvantaggiati. In questo momento prodotti come Rendimax, InMediolanum e Conto Arancio offrono ottimi rendimenti senza la preoccupazione del bollo.
Ciao. Grazie per le semplici ma efficaci note.
Ho alcune informazioni da chiedere relativamente a questo articolo:
– bollo di 34,2 euro/conto corrente: come si calcola la media della giacenza (quale è il periodo di riferimento: quello dell’estratto conto?)? di 5.000 €?
– bollo di 34,2 euro/libretti di risparmio (postale o bancario): ti riferisci ai nominali vero? Cosa mi dici per quelli al portatore (il limite se ho capito bene è di 1.000€)
– bollo da 34,20 a 1.200 (per 2012)/strumenti finanziari: quali sono gli scaglioni (34,20, 230, 780, 1.200 €)? se ho inteso il valore è calcolato sul valore di mercato; quello che non capisco è come avviene: tu scrivi “sul controvalore totale degli investimenti in capo ad ogni persona presenti presso un intermediario (Poste, banca etc)”; questo significa che il calcolo non avviene sulla somma degli investimenti che egli possiede anche su diverse banche, ma sulla somma di ogni singolo istituto bancario?
Ti ringrazio per l’aiuto
Wood
1. la media della giacenza si calcola sul periodo di riferimento della rendicontazione (estratto conto). Es. se ho e/c trimestrale e il primo trimestre ho un saldo medio superiore ai 5.000 pago il bollo di periodo, cioè 34,2 diviso 4
2. si nominativi. Quelli al portatore non potranno essere superiori a 1.000 per cui sono esenti per forza di cose
3. non ci sono più gli scaglioni. Il bollo nel 2012 è lo 0,1% del patrimonio con minimo 34,2 e max 1.200 (dal 2013 lo 0,15% senza massimo).
Non si sommano i patrimoni su diverse banche, altrimenti dovresti esser tu a fare la dichiarazione. Siccome il bollo lo paga l’intermediario questo può conoscere solo quello che hai depositato da lui. Ovviamente questo può comportare il rischio di pagar di più: es. ho 10.000 di Bot su due banche, pago due volte il minimo.