Da questa settimana inizia il periodo in cui si svolgono molte assemblee ordinarie per l’approvazione del bilancio delle società quotate in Borsa . Per esempio (riporto la data dell’assemblea in seconda convocazione):
- Eni: 8 maggio
- Enel: 30 aprile
- Generali: 28 aprile
- Unicredit: 11 maggio
- Banca Intesa: 28 maggio
- Terna: 16 maggio
- Pirelli: 10 maggio
Tutte le date e i documenti di convocazione sono reperibili sul sito di Borsa Italia.
Diritti dell’azionista
Sul sito della Borsa sono pubblicati gli avvisi di convocazione. Questo è l’atto con cui viene indetta e comunicata la data delle assemblee, almeno 30 giorni prima dell’assemblea di prima convocazione. Le assemblee ordinarie prevedono due convocazioni, anche se solitamente per le società quotate la prima è un proforma visto che difficilmente si raggiunge il quorum. La vera data dell’assemblea è quindi quella di seconda convocazione. Alcune società fanno coincidere la data di prima e seconda convocazione. Nell’avviso di convocazione, oltre a data e luogo dell’assemblea, ci sono tutta una serie di informazioni obbligatorie, come i poteri di delega, gli argomenti da trattare e le procedure per partecipare.
Per partecipare all’assemblea non basta avere le azioni, bisogna chiedere alla società o all’intermediario (solitamente la banca) il rilascio di una attestazione di socio entro le date previste nella convocazione. Si può anche delegare qualcuno per l’esercizio del proprio voto (secondo le regole societarie riportate anche nella convocazione) o in alternativa ora le società hanno l’obbligo di designare un rappresentante a cui gli azionisti possono dare istruzioni di voto.
Ricordo che con le nuove regole, per votare non occorre avere le azioni il giorno dell’assemblea, basta possederle il giorno del record date (data registrazione) vale a dire 7 giorni di mercato aperto antecedenti la data dell’assemblea in prima convocazione.
Chi lo desidera può anche porre delle domande, facendole pervenire prima dell’assemblea sulla base della procedura riportate nell’avviso di convocazione. Consiglio nei limiti del possibile di partecipare per essere preparati in un futuro a far valere i propri diritti. Purtroppo in Italia è scarsa la cultura del piccolo azionariato e nonostante nuove regole poco si fa ancora oggi. Per esempio il voto elettronico che consentirebbe la partecipazione a distanza è poco utilizzato dalle società. Del resto molte grandi aziende quotate in Borsa sono guidate da un sindacato di minoranza che di conseguenza è contraria ad un’alta partecipazione dove potrebbe finire per contare per quello che è: una minoranza.