I mercati obbligazionari europei si trovano in una fase di transizione e attesa. Nonostante le aspettative di un ciclo di tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE), manca all’appello un segnale tecnico cruciale: il “flattening” della curva dei rendimenti (appiattimento).
La Stabilità della Parte Breve e le Aspettative BCE
Attualmente, le aspettative di mercato prezzano un solo taglio dei tassi da parte della BCE, e solo nel 2026. Questa cautela si riflette in particolare sulla parte a breve termine della curva, che appare ancorata ai rendimenti attuali e potrebbe aver esaurito il suo momento di maggior beneficio per gli investitori.
Questa dinamica riflette la posizione della BCE:
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Assenza di Recessione: L’Europa non è in recessione.
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Stabilità dell’Inflazione: Non ci sono motivi stringenti per essere aggressivi con i tagli dei tassi se l’inflazione si mantiene stabile.
In uno scenario del genere, i portafogli obbligazionari tendono a modificare la loro strategia. Tradizionalmente, si aprono posizioni long (acquisto) sulla parte a breve all’inizio del ciclo espansivo dei tassi, per poi chiuderle quando i tassi raggiungono il minimo (floor).
Lo Spostamento verso la Lunga Duration
Se la bias della BCE resta invariata e l’inflazione si stabilizza, l’attenzione degli investitori si sposta sulla parte lunga della curva, con un aumento della duration media del portafoglio.
Questo movimento strategico, in genere, segue un percorso definito:
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Inizia dal segmento cinque-dieci anni.
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Si estende successivamente verso quello dieci-trenta anni.
Sebbene non abbia ancora la portata di una tendenza di medio periodo, il mercato obbligazionario, soprattutto in Italia, sta mostrando un cambio di price action proprio sulla duration più lunga.
L’Interesse Rinnovato per il Trentennale Italiano
Per gran parte dell’anno, i player di mercato hanno sfruttato ogni rialzo dei prezzi (calo dei rendimenti) per vendere i bond a trent’anni. Tuttavia, nelle ultime settimane si osserva un’inversione di rotta: su ogni movimento al ribasso dei prezzi (aumento dei rendimenti), si rilevano acquisti.
Questo non è ancora un segnale forte, ma indica un maggiore interesse sulla parte lunga della curva italiana.
I Fattori a Sostegno della Lunga Duration
Un flattening della curva sarebbe pienamente compatibile con l’attuale scenario di tassi e variabili macroeconomiche. A sostenere un potenziale recupero di interesse sul segmento lungo contribuiscono anche fattori esterni:
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Recupero di Fiducia sul Debito Pubblico: L’approvazione del Genius Act (Riforma della Governance Economica dell’Unione Europea) ad agosto ha contribuito a recuperare fiducia sulla sostenibilità dei debiti pubblici, soprattutto quelli più esposti come l’Italia, rendendo i bond a lunga scadenza meno rischiosi.
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Impatto delle Stablecoin: Un elemento da non sottovalutare in futuro è la relazione tra l’emissione di stablecoin in dollari e l’obbligo per i loro emittenti di acquistare bond brevi della curva americana come riserva. Questa dinamica, sebbene focalizzata sul dollaro, influisce indirettamente sui flussi globali di capitale e sulla pressione sui rendimenti a breve termine anche in Europa.
In conclusione, mentre la parte breve della curva resta ferma in attesa di un’azione più decisa della BCE, gli investitori stanno già iniziando a posizionarsi sulla parte lunga, anticipando uno scenario in cui i tassi rimarranno stabili e la costruzione di un patrimonio obbligazionario a duration elevata tornerà a essere la strategia vincente.