Come investire in questo fine del 2015 e quindi inizio 2016? Tutto dipenderà ancora una volta dalle decisioni delle banche centrali, anche se mai come ora le decisioni prese dalle due autorità monetarie appaiono chiare e prevedibili.
Il 3 dicembre Mario Draghi potrebbe potenziare ulteriormente il Qe europeo, oltre che abbassare nuovamente il tasso dei depositi che è già negativo (-0,2%). Mentre salgono le probabilità che la Fed nella riunione del 15 e 16 dicembre alzi i tassi. Sembra infatti in discussione solamente il percorso di crescita futuro dei tassi americani, non la decisione di aumentarli.
La divergenza tra le politiche monetarie di Fed e BCE dovrebbe mantenere l’attuale trend di rafforzamento del dollaro contro l’euro. L’aumento dei tassi Usa avrà ripercussioni su tutta la curva dei tassi americani con il decennale che potrebbe avvicinarsi a quota 3%. L’economia d’oltreoceano d’altronde gode di buona salute anche se il dollaro forte potrebbe frenarne la crescita. In questo contesto si può puntare su un paniere di obbligazioni denominate in dollari a tasso fisso e variabile con scadenza entro i cinque anni di emittenti di elevata qualità.
Anche l’Europa potrebbe avere un sussulto verso l’altro sulla parte lunga della curva dei tassi, dai 10 anni in su. Ma la politica Bce inevitabilmente manterrà bassi i tassi a breve con possibili ulteriori riduzioni in territorio negativo.
Il fine anno quindi potrebbe veder finire il trend espansivo in America, ma lo scenario non è molto diverso da quello di qualche mesi fa contraddistinto da:
- il rallentamento della Cina e dei Paesi Emergenti;
- la prospettiva di un graduale rialzo dei tassi da parte della Fed;
- il drastico calo dei prezzi delle materie prime;
- la bassa inflazione e l’elevato indebitamento globale;
- i rischi geopolitici presenti i varie zone vicino ai confini europei (Ucraina-Russia, Siria-Turchia, Libia) a cui si è aggiunta l’incognita del terrorismo.
Con questo scenario, in Europa l’inflazione non dovrebbe essere un problema per molti anni. Pur esistendo un rischio deflazione, l’azionario europeo rimane uno di quelli con minori prospettive per il 2016.
Anche perché le asset class alternative non offrono sufficienti aspettative, in particolare il reddito fisso. I rendimenti delle obbligazioni europee sono ai minimi storici con tassi negativi anche per i Ctz a due anni. Lo stesso Btp decennale offre un risicato rendimento lordo pari a circa l’1,6%.
Il mercato obbligazionario può quindi essere preso in considerazione solo in un’ottica di diversificazione e protezione del capitale, ma senza puntare al rendimento. Mentre il mercato azionario propone buoni dividend yield.
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L’investitore italiano rimane per natura prudente per questo i risparmi sono investiti per lo più in depositi bancari, buoni ordinari fruttiferi e titoli di Stato. Investimenti che in pratica preservano il capitale con rendimento pari a zero o poco più. Attenzione comunque ai conti deposito e alle obbligazioni bancari visto l’entrata in vigore del bail in (anticipato in Italia dal Decreto Salva Banche che ha azzerato il valore di azioni e obbligazioni subordinate di Banca Marche, Popolare Etruria, Cassa di Ferrara e CariChieti).
A chi vuole investire in strumenti sicuri consiglio piuttosto di valutare le polizze vita con gestione separata, polizze che offrono ottimi rendimenti (paragonati al periodo ovviamente) e vantaggi fiscali (non si paga l’imposta di bollo dello 0,2% mentre la ritenuta fiscale sui guadagni viene addebitata solo al momento del riscatto). Tra queste consiglio in particolare Genertel Sicuramente Protetto. Se apri e versi entro il 31 dicembre, per il primo anno ottieni un rendimento pari al 2,41% lordo a cui sottrarre indicativamente il 18-20% di ritenuta fiscale (che come detto ti sarà addebitata solo al riscatto e senza bolli annuali). Tra un anno conoscerai il rendimento per l’anno successivo e se troppo basso potrai riscattare e chiudere la polizza (ricorda comunque che non puoi riscattare prima di un anno, vedilo se vuoi come un conto deposito vincolato ad un anno con tasso lordo del 2,41%, ritenuta fiscale del 20%). Puoi sottoscrivere la polizza dal sito Genertel (il tasso nuovo non è ancora stato aggiornato e potrebbe riportare il vecchio 2,61%).
Maggiori rendimenti dal tasso fisso possono essere ottenuti solo rischiando di più tramite obbligazioni dei paesi emergenti come per esempio quelle russe o con i bond High Yield o come detto con titoli in dollari americani puntando sulla rivalutazione del dollaro.