Ogni fine anno si riassumono i fatti e i dati dell’anno ormai passato e si fanno previsioni sul nuovo anno. Dall’oroscopo agli indovini, negli ultimi anni è diventata abitudine dei media pubblicare anche le previsioni dei cosiddetti guru della finanza.
Chi si prendesse la briga di analizzare e confrontare queste previsioni (non solo quelle di fine anno) noterà come ci sono notevoli divergenze di pensiero. Solo qualche giorno fa leggendo Milano Finanza c’era chi scommetteva sul Giappone e chi di contro indicava di evitarlo.
Insomma, come nell’oroscopo, le previsioni finanziarie hanno un valore limitato, se non addirittura nullo. Basterebbe infatti vedere le previsioni del 2012. Quest’anno i migliori investimenti sono stati le obbligazioni di Stato dei cosiddetti paesi PIIGS (Grecia esclusa). Ma anche il mercato azionario americano ha dato soddisfazioni come altri mercati. Ebbene, se si leggono le indicazioni di 12 mesi fa, pochi ci avevano scommesso.
E’ anche vero che queste previsioni sul breve termine hanno poco senso. Il noto investitore Jim Rogers era pessimista a fine 2011 e indicava di evitare Europa e Usa. Nel corso del 2012 il suo fondo ha comunque guadagnato più del mercato. Il motivo è semplice: un’indicazione data oggi può non valere domani, soprattutto in questo periodo di forte volatilità. Per questo occorre valutare bene le indicazioni fornite e piuttosto seguire le regole base dell’investimento:
- diversificazione sia temporale (scadenze) che geografica
- attenzione ai costi e alle tasse
- evitare ciò che non si conosce o non si capisce
- ricordare che le performance del passato sono appunto passate. Il futuro è tutto da scoprire!
Qualcuno sui forum finanziari si vanta di aver raddoppiato il capitale nel 2012. Prendiamo pure per vere queste dichiarazioni! Il fatto è che quando si parla di investimenti, il rendimento va commisurato ai rischi assunti. Quest’anno è andata bene, chi ha rischiato ha guadagnato. Non è detto che succeda anche l’anno prossimo, si veda comunque cosa è successo a chi ha puntato sulla Grecia. Ovviamente non sentirete nessuno dire che ha perso molto, già è difficile ammettere di essere in rosso.
Evita quindi di farti trascinare dal trend del momento prendendo più rischi di quanto saresti normalmente disposto. Se un investimento è per te troppo rischioso, reagirai emotivamente e l’emotività è nemica dei tuoi risparmi.
Nei prossimi articoli mi diletterò comunque con alcune indicazioni su dove investire nel 2013. Conscio che quel che si scrive oggi può non valere domani e che per l’investitore medio, meglio affidarsi alle regole base e salvaguardare il patrimonio piuttosto di guadagnare molto rischiando molto, perché ovviamente potrebbe succedere anche l’opposto.