I titoli di stato italiano hanno effettuato un ottimo recupero nei primi 40 giorni del 2012, tanto che chi avesse acquistato un Btp decennale a fine dicembre ora sarebbe in guadagno del 17%.
Si tratta di un andamento che ha contraddistinto quasi tutti i titoli dei debiti sovrani europei, in particolare quelli italiani e spagnoli.
Le ragioni sono diverse:
- credibilità dei nuovi governi in Italia e Spagna
- nuovo trattato sulla convergenza fiscale in Europa
- finanziamenti della BCE alle banche
Non vi è dubbio che tra questi il motivo fortemente predominante sia il terzo. Nei mercati finanziari si parla apertamente di una sorta di carry trade a rischio zero: le banche prendono liquidità a 3 anni dalla BCE al costo di 1 e la reinvestono in titoli di stato con scadenze brevi e interessi ben maggiori. Sono stati infatti i titoli a breve i primi a beneficiare del fenomeno, un effetto che poi si è esteso su tutta la curva delle scadenze.
Il trend dei Btp durerà?
Ma ora la domanda è: questo effetto durerà? A fine mese è atteso un nuovo finanziamento da parte della BCE ma in molti si chiedono se i Btp non abbiano già corso troppo. Su tutto poi domina l’effetto Grecia che già venerdì scorso ha fatto rialzare lo spread Btp Bund.
Alcuni grossi investitori istituzionali, come Morgan Stanley, ritengono che le attuali valutazioni dei Btp riflettano i fondamentali per cui non si attendono ulteriori significativi movimenti. La realtà è che una risposta semplice non c’è, soprattutto ora che i fondamentali hanno poco senso. L’eventuale accordo greco (aiuti europei e taglio del debito obbligazionario) condizionerà pesantemente nella prossima settimana l’andamento dei titoli di stato europei. L’accordo farebbe dirottare nuova ricchezza dai porti sicuri ai titoli a maggior rischio, come quelli italiani e spagnoli, riducendo le incertezze di molti investitori istituzionali americani e asiatici. I Btp quindi potrebbero guadagnare ancora, anche oltre i cosiddetti fondamentali. D’altro canto c’è anche il pericolo che nel brevissimo periodo ogni pretesto (come eventualmente un ulteriore rinvio degli aiuti alla Grecia) sia sfruttato per portare a casa gli utili di questo inizio anno, sia nel mercato obbligazionario che in quello azionario.
Il problema vero sarà poi sostenere questi livelli nel medio periodo. E’ infatti evidente come la crescita dei valori azionari e obbligazionari europei sia attualmente drogata dagli aiuti della BCE mentre i fondamentali, vale a dire le condizioni economiche dell’Europa, peggiorano con l’aggravarsi della recessione. C’è quindi ancora un po’ di spazio ma l’acquisto di ulteriori Btp ora deve esser fatto con maggior prudenza, in attesa di una prima soluzione del debito greco, e con una visione di breve periodo. Considerando anche che i titoli a breve ora offrono rendimenti in linea con i più tranquilli conti deposito.