Fine anno si avvicina ed è quindi tempo di bilancio anche per i nostri soldi e investimenti. Tra le cose da verificare prima del 31 dicembre ci sono le minusvalenze in scadenza.
Le minusvalenze non sono altro che le perdite in conto capitale che hai conseguito in passato con i tuoi investimenti finanziari. Queste minusvalenze possono essere compensate con future plusvalenze (i guadagni) entro il quarto anno successivo. E’ importante quindi verificare se hai minusvalenze in scadenze e se puoi, vendendo titoli in portafoglio, ottenere plusvalenze compensabili entro fine anno.
Facciamo un esempio per chiarire meglio perché fare questa operazione. Siamo a dicembre 2015 e stanno per scadere le minusvalenze del 2011. Supponiamo che in quell’anno gli investimenti ti siano andati male e ancora oggi hai minusvalenze pari a 1.000 euro. Ora le cose vanno meglio e hai in portafoglio azioni che stanno guadagnando. Puoi venderle tutte o una parte in modo da conseguire un guadagno (plusvalenza) di 1.000 euro rispetto a quanto le hai pagate. Così facendo normalmente il tuo guadagno sarebbe tassato al 26%, quindi pagheresti 260 euro di tasse. Ma se vendi entro il 31 dicembre, potrai compensare esattamente il guadagno conseguito oggi con la perdita del 2011. Risparmi quindi 260 euro che non finiscono in tasse ma rimangono sul tuo conto corrente. Se invece aspettassi per esempio gennaio, perderesti la minusvalenza e quindi il possibile risparmio fiscale.
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Per tale motivo prima di fine anno controlla sempre la tua posizione fiscale. Se hai un conto online (anche l’home banking delle banche tradizionali), di solito trovi una sezione apposita dove viene riportato il cosiddetto zainetto fiscale. Per ogni anno trovi l’eventuale minusvalenza conseguita e non ancora compensata.
Se operi con una banca tradizionale allo sportello, dovresti comunque ricevere con cadenza semestrale lo scadenziario dei titoli nel tuo portafoglio con la posizione fiscale. Se proprio non trovi nulla, chiedi in filiale o telefona al contact center della tua banca.
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Due cose importanti da ricordare
Controlla quindi la tua situazione e se hai minusvalenze in scadenza, ti conviene valutare la vendita di qualche titolo su cui stai guadagnando (puoi poi riacquistarli dopo, il risparmio fiscale compenserà nettamente il costo delle commissioni di negoziazione. Puoi nel caso attendere gennaio per il riacquisto, così eviti anche l’imposta di bollo dello 0,20%).
Ma fai attenzione a due cose importanti:
- il meccanismo funziona solo con azioni e obbligazioni (devi considerare solo la differenza fra il valore di acquisto e di vendita puro, non i dividenti, le cedole o il rateo interessi) ma non con fondi di investimento e Etf. Inutile entrare nei dettagli, purtroppo il nostro fisco è assurdo e complicato. Ricorda che puoi compensare minusvalenze sui fondi con plusvalenze su azioni o obbligazioni, ma non con plusvalenze sui fondi stessi. In sintesi: le plusvalenze su fondi e Etf non sono mai compensabili con le minusvalenze.
- la vendita è perfezionata nel giorno di liquidazione, vale a dire due o tre giorni lavorativi (“di Borsa aperta”) dopo l’operazione. Non aspettare quindi il 30 o 31 dicembre, devi vendere qualche giorno prima.