Uno dei vantaggi o dei problemi delle criptovalute era il loro presunto anonimato. Problema perché al di là dell’aspetto fiscale, apriva sicuramente opportunità al riciclaggio di denaro. Ma ora la regolamentazione in atto a livello globale sta determinando la fine dell’anonimato del mondo cripto. Il tutto nasce dalla normativa internazionale antiriciclaggio che come avvenuto per la fine del segreto bancario è stata la prima ad occuparsi e preoccuparsi di imporre regole di compliance.
La raccomandazione 15 Gafi-Faft prevede che per gestire e mitigare i rischi derivanti dagli asset virtuali, i Paesi dovrebbero garantire che i fornitori di servizi di asset virtuali siano regolamentati ai fini dell’antiriciclaggio e del finanziamento del terrorismo, e siano autorizzati o registrati e siano soggetti a sistemi per monitorare e garantire la conformità con le misure richieste dalla normativa internazionale.
In Ue la recente approvazione del regolamento Micar (Markets in Crypto Assets Regulation) del 16 maggio 2023 da parte dell’Ecofin è stata accompagnata dalla posizione generale del Consiglio dell’Ue sulla Dac 8 (Directive AdmnistrativeCooperation). Gli obiettivi della nuova proposta legislativa sono l’estensione alle criptovalute dello scambio automatico delle informazioni finanziarie che dovranno essere comunicate dai prestatori di servizi per le cripto-attività sulle operazioni (trasferimento o scambio) di cripto-attività e moneta elettronica.
Il G20 il 10 ottobre 2022 ha approvato il Carf e le modifiche al Crs, parte integrante delle norme globali per lo scambio automatico di informazioni finanziarie. Anche in Italia gli operatori in cripto devono aderire al registro OAM e fornire i dati dei loro clienti italiani.
La convergenza del quadro internazionale, che prevede applicazione della normativa antiriciclaggio, rilascio di autorizzazioni, controllo delle autorità, trasparenza e scambio delle informazioni, fa svanire il fascino dell’anonimato caro ai riciclatori, ma il mercato acquisterà più sicurezza e i risparmiatori anche piccoli saranno più protetti, scandali e crack miliardari, truffe e schemi Ponti verranno scongiurati, e anche gli investitori istituzionali faranno il loro ingresso ufficiale.
Maggiore sicurezza quindi ma anche oneri, in particolare dichiarazione e pagamento delle tasse come previsto dall’ultima legge di bilancio. Vista la normativa di scambio di informazioni europea e globale è esclusa la possibilità di non esser tracciato, conviene quindi adeguarsi seguendo le indicazioni presenti nella guida Tassazione Bitcoin e Cripto 2023 per ulteriori dettagli.