Negli ultimi anni sono aumentati gli italiani che hanno un conto corrente o investimenti all’estero. Mentre in passato le motivazioni erano prettamente di natura fiscale o di sicurezza patrimoniale (il classico conto in Svizzera che difendeva da possibili patrimoniali in Italia), oggi le motivazioni sono diverse:
- molti italiani oggi lavorano fuori dal paese e hanno quindi aperto un conto corrente all’estero per l’accredito degli stipendi e per le spese comuni;
- sono poi molti gli investitori che operano con intermediari stranieri. Il caso più frequente è quello degli investitori che operano con broker forex stranieri (svizzeri, inglesi o ciprioti nella maggioranza dei casi);
- alcuni italiani hanno acquistato immobili all’estero, specie in Spagna, Grecia, Londra, Parigi o Berlino, aprendo un conto in loco per la compravendita e le altre spese;
- sono ancora molti i connazionali che aprono un conto in Svizzera o comunque all’estero, non per sfuggire alle tasse ma a possibili patrimoniali, inclusa una probabile revisione della tassa di successione;
- non da ultimo c’è chi apre un conto all’estero per nascondere il patrimonio ai creditori o anche ai parenti in situazioni successorie complicate.
Tutte queste persone, anche se spesso non lo sanno (specie chi opera sul Forex o ha un lavoro all’estero) sono obbligate a dichiarare il loro patrimonio e i redditi conseguenti al Fisco italiano. Per tale ragione si stima che con la prossima apertura degli scambi informativi bancari e immobiliari, scatteranno per molte persone pesanti sanzioni per non aver effettuato la dichiarazione fiscale del patrimonio detenuto all’estero.
Cosa dichiarare
Anzitutto vanno dichiarati tutti gli investimenti all’estero utilizzando il riquadro RW: conti correnti, conti deposito, conti trading per il Forex, dossier titoli, azioni, obbligazioni, derivati, oro, immobili etc. E su questi (escluso l’oro) va pagata l’Ivafe o l’Ivie.
Inoltre devono essere dichiarati tutti i redditi conseguiti da questi investimenti: interessi, dividendi, plusvalenze (capital gains), affitti etc.
Tutti i dettagli puoi trovarli nella guida Dichiarazione Fiscale conti esteri.
Novità 2016
La guida è aggiornata a maggio 2016, troverai quindi anche le novità di quest’anno. Negli ultimi due anni sono stati numerosi i cambiamenti fiscali in materia di dichiarazione dei conti correnti e degli investimenti all’estero.
Quest’anno ci sono stati importanti chiarimenti e novità relativi a:
- la dichiarazione del dossier titoli estero nel quadro RW;
- aumento della soglia di esenzione per il monitoraggio fiscale dei conti correnti e dei depositi
- modifiche per il recupero dell’imposta pagata all’estero
- eliminazione della parte dedicata all’affrancamento fiscale
- i prodotti esteri di difficile individuazione fiscale, in particolare il Conto Risparmio di Post Finance.
Per maggiori informazioni ed evitare di sbagliare la dichiarazione fiscale, puoi leggere la guida Dichiarazione Fiscale conti esteri.