Ormai molti italiani hanno conti correnti all’estero. Chi in Svizzera per ovvie tutele fiscali, chi in Spagna o Portogallo in quanto ha deciso di trasferirsi in quei paesi. Non da ultimo si possono aprire conti all’estero semplicemente per sfruttare occasioni di banche estere, come quelle spagnole con offerte con rendimenti interessanti. Riporto quindi di seguito una risposta del Sole 24 Ore ad un lettore.
La scorsa estate ho visto dalla pubblicità di alcune famose e importanti banche spagnole che gli interessi corrisposti per l’attivazione del conto corrente, sono molto più alti che in Italia. Sono un cittadino europeo: posso aprire un conto corrente in Spagna?
La domanda attiene alla tematica della liberalizzazione dei movimenti di capitale e al controllo da parte dell’amministrazione finanziaria italiana nei confronti dei residenti fiscali italiani che trasferiscono o detengono attività finanziare all’estero. Allo stato attuale non esiste alcun vincolo o limitazione da parte di residenti italiani alla detenzione o al trasferimento di capitali all’estero, sia che si tratti di Paesi comunitari che non. Tuttavia, nel caso di detenzione di investimenti o attività finanziarie all’estero da parte di persone fisiche residenti, la normativa in materia è quella del “monitoraggio fiscale”.
L’obbligo di monitoraggio fiscale non sussiste per i depositi e conti correnti bancari esteri il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d’imposta non sia superiore a 15 mila euro (resta tuttavia fermo l’obbligo di compilazione del quadro Rw laddove sia dovuta l’Ivafe, cioè per i conti con giacenza media superiore a 5 mila euro). Gli eventuali interessi corrisposti sul conto spagnolo dovranno in ogni caso essere oggetto di dichiarazione e tassazione (anche) in Italia (quadro Rm), con aliquota del 26% anche qualora siano già stati tassati in Spagna.
Si ricorda infine che in aggiunta agli obblighi dichiarativi in capo al contribuente, con l’entrata in vigore della normativa Ocse in materia di scambio automatico delle informazioni (Common reporting standard) la banca spagnola, attraverso il fisco iberico, segnalerà annualmente all’Ade il conto e i redditi detenuti dal residente italiano.
Per non sbagliare, ti consiglio la guida alla dichiarazione del conto estero.