Standard & Poor’s ha tagliato il rating di ben 34 banche italiane. Tra le più colpite le banche maggiori, Unicredit, Intesa e Mediobanca che hanno perso due livelli.
La mossa era attesa alla luce del precedente declassamento del debito dello Stato Italiano. Da notare che dopo questo intervento nessuna banca italiana conserva un rating A. Solo poche società italiane, come Eni e Enel, conservano quindi ancora la A, livello superiore a quello dell’Italia.
Il taglio essendo atteso non ha quindi prodotto particolari effetti, le banche italiane continuano ad essere molto volatili in funzione delle tensioni sul debito greco, anche se ad inizio 2012 hanno avuto un ottimo recupero grazie ai finanziamenti BCE.