Il rapporto ABI sulla multicanalità evidenzia come nel 2010 circa due milioni di italiani hanno effettuato almeno un’operazione di negoziazione su titoli tramite Internet. Le operazioni sono state complessivamente 21,7 milioni, poco di più rispetto ai 21,1 del 2009, a grandissima maggioranza sui mercati azionari.
Ovviamente pochi di questi investitori si possono definire veri traders, al massimo poche decine di migliaia. Si tratta comunque di un numero significativo. Il 2010 è stato un altro anno di incertezza sui mercati tanto che si sono ridotte drasticamente le operazioni medie: da 15 a 10,8 (anche se questo è frutto anche dell’ingresso di persone che operano poco e quindi abbassano la media complessiva).
La classifica degli intermediari è molto concentrata con pochi operatori a dominare il settore di cui rimane saldamente leader Banca Fineco.
Scelta banca per trading online
Per chi vuole operare sui mercati finanziari è essenziale operare con una delle migliori banche online. La ragione principale è rappresentata dai costi: le banche online non applicano spese sul deposito titoli e hanno commissioni di negoziazione ridotte, in genere circa lo 0,19% del controvalore transato. Il secondo motivo è la possibilità di operare efficientemente, in autonomia verificando di persona le quotazioni (delegare alla banca lascia troppa discrezionalità sulla scelta dei tempi e sui prezzi a cui operare; inoltre a volte le banche vendono ai propri clienti i titoli nei propri portafogli invece di acquistarli sul mercato).
Personalmente opero con Fineco che non è leader del settore per caso. Fineco offre la possibilità di operare su diversi mercati (azioni, obbligazioni, derivati, ETF, fondi, forex etc) usufruendo di vari strumenti quali book delle quotazioni in tempo reale e grafici. Si possono anche acquistare i titoli di stato all’asta o partecipare ai collocamenti di nuove obbligazioni (come il recente caso di Enel). Le commissioni sono pari allo 0,19% con un tetto massimo di 19 euro ad operazione.
Chi effettua poche operazioni può accontentarsi invece del servizio di Trading Arancio di ING. I costi sono allineati a Fineco (0,18%), la piattaforma di trading è meno efficiente ma comunque buona per chi fa poche operazioni. L’aspetto positivo inoltre è che si può operare sia con il conto corrente sia con il solo conto deposito, il noto Conto Arancio (che non ha costi).
Sono in crescita poi le alternative straniere che, entrate nel settore operando solo sul mercato Forex, hanno poi esteso l’operatività ad altri mercati. Tra queste occorre scegliere società autorizzate ad operare nel nostro paese come Markets.com che consente anche di iniziare ad operare con un conto demo (vale a dire con soldi virtuali al fine di testare sia la piattaforma di trading sia la propria abilità ad operare senza correre rischi).
Qualunque scelta tu intraprenda è fondamentale operare online per poter gestire in autonomia i tuoi investimenti operando con prontezza in caso di bisogno.