2025: Tecnologia tra ridimensionamento e nuove opportunità di investimento
Il 2024 è stato un anno brillante per il settore tecnologico, ma il 2025 potrebbe segnare un ridimensionamento del suo peso nei mercati finanziari. Il dibattito tra analisti e investitori è acceso: alcuni ritengono che i titoli tech siano sopravvalutati, mentre altri, come Carlo De Luca, a capo degli investimenti di Gamma Capital Markets, sostengono che il rapporto prezzo/utili del settore sia destinato a scendere, rendendolo ancora interessante.
La forza del settore tecnologico
La tecnologia rimane il motore della Borsa americana. Sul Nasdaq 100, Amazon e Tesla da sole rappresentano il 10% dell’indice, mentre sul più ampio S&P 500 il settore tech pesa oltre il 30%, avvicinandosi lentamente alla concentrazione del Nasdaq. La tecnologia, inoltre, beneficia del taglio dei tassi e del traino dei settori di crescita, nonostante la volatilità attesa nel 2025.
Secondo De Luca, puntare solo sui settori più economici non è la strategia migliore. È invece fondamentale diversificare, mantenere liquidità e investire in settori equamente prezzati, preparandosi a giornate di “risk off”.
Il confronto tra Usa ed Europa
In Europa, i titoli tecnologici rimangono meno costosi rispetto agli Stati Uniti, ma questo è dovuto a una minore aspettativa di crescita futura. «L’Europa potrebbe tornare interessante con un forte piano di stimoli economici o in caso di una correzione del mercato – sottolinea De Luca –. Tra i titoli europei preferisco Sap, Siemens, Asml e Dassault System.»
I settori tecnologici più promettenti nel 2025
Diversificare all’interno del settore tecnologico è essenziale. Tra i segmenti più interessanti secondo gli esperti:
- Infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale (IA): fornitori e aziende abilitanti.
- Semiconduttori: un settore chiave per l’IA di prossima generazione, con un rapporto prezzo/utili previsto in calo da 37 a 21. Il “triangolo d’oro” asiatico (Giappone, Taiwan, Corea del Sud) è cruciale, con Taiwan leader nella produzione di chip avanzati, il Giappone fornitore di attrezzature e materiali, e la Corea del Sud leader nei chip ad alta banda di memoria.
Secondo Yan Taw Boon, responsabile degli investimenti tematici in Asia di Neuberger Berman, i semiconduttori continueranno a essere trainati dalla domanda globale e dai progressi dell’IA. Entro il 2028, il 33% dei software aziendali integrerà agenti di IA, rispetto a meno dell’1% attuale, con un mercato previsto a 47 miliardi di dollari entro il 2030.
Big cap o small cap?
Negli Usa, la scelta tra grandi e piccole capitalizzazioni è cruciale. De Luca avverte che, nonostante le small cap potrebbero beneficiare di politiche economiche favorevoli, i loro fondamentali rimangono incerti rispetto alle big cap. Per questo motivo, le small cap devono avere un peso adeguato all’interno dei portafogli, senza essere sovrappesate.
Uno scenario in evoluzione
Il 2025 si prospetta un anno di sfide e opportunità per il settore tecnologico. Nonostante il possibile ridimensionamento, le prospettive di crescita strutturale e l’espansione dell’IA lo rendono ancora un pilastro nei portafogli degli investitori. La chiave sarà una gestione oculata del rischio e una diversificazione intelligente tra segmenti e aree geografiche.