Tramite il crowdfunding è possibile finanziare progetti aziendali o di investimento con piccole somme. I In pratica tanti piccoli privati partecipano raccogliendo la somma necessaria per l’investimento. Ci sono oggi molte piattaforme di crowdfunding, in particolare immobiliare, dove appunto l’investimento consiste nel finanziare un progetto immobiliare da mettere poi a reddito.
L’investimento immobiliare con piattaforme di crowdfunding piace sempre più ai piccoli investitori (65 milioni raccolti nel 2020). Con un capitale minimo (dai 250 euro) si può partecipare ad operazioni un tempo riservate solo a chi ha grandi disponibilità e che nell’arco di 9/24 mesi consentono di portare a casa buoni ritorni (dal 7 al 10%). La raccolta di capitale su una piattaforma autorizzata da Consob e secondo criteri ben precisi, spesso è finalizzata all’acquisto di un’area o di un immobile oppure ad avviare la sua ristrutturazione. Ma può anche servire a rilevare la proprietà di un immobile, sollevando chi ha una casa pignorata e/o all’asta, in tempi più rapidi rispetto a quelli di un finanziamento con un intermediario classico.
Esistono due tipologie di crowdfunding: il lending e l’equity. Nel primo caso il soggetto sottoscrive titoli obbligazionari, divenendo un prestatore di denaro e viene remunerato con un tasso di interesse; nel secondo sottoscrive quote di una società, diventando socio del soggetto emittente, ed è remunerato partecipando agli utili, che possono essere minori o maggiori di quanto previsto inizialmente. Nell’equity non ci sono garanzie del capitale investito. Le piattaforme più serie mettono a disposizione degli investitori una minuziosa documentazione che dettaglia con grande anticipo sia l’operazione immobiliare in cui si vuole investire, sia la società che la svilupperà.
Tuttavia, una volta versato il proprio denaro, non si può uscire in anticipo. Ma l’investitore può vendere le sue quote in qualsiasi momento trovando autonomamente un acquirente. Alcune piattaforme ricorrono a esperti o società terze per un investment memorandum, offrendo un indicatore di qualità della proposta. Anche nel caso del lending l’investitore non può uscire prima della scadenza. Alcune piattaforme ricorrono a un misuratore di rating per indicare il rischio dell’operazione avvalendosi dell’analisi creditizia di terzi.
Tecnicamente l’investitore, una volta iscritto sulla piattaforma, accede a un cruscotto dove trova tutta la documentazione relativa al conto deposito e alle opportunità da lui scelte. La maggior parte delle piattaforme agiscono in qualità di agente di pagamento di Lemonway, leader in Europa che gestisce tutti le transazioni economiche intercorrenti tra il prestatore (privato) e il proponente, in osservanza delle norme anti frode e anti riciclaggio. Non ci sono quindi rischi di frode, ma ovviamente rimane il rischio legato all’investimento.
Per questo è utile approcciarsi consapevolmente, in proposito consiglio la lettura di FACCIO CASA (E SOLDI) CON IL CROWDFUNDING che nonostante il titolo un po’ forzato, spiega bene come investire nelle piattaforme di crowdfunding immobiliare. Con un approccio adatto anche ai neofiti, è mostrato il funzionamento e le caratteristiche dei principali portali italiani. Vengono quindi illustrati i vari passaggi da seguire, le regole base e gli errori da evitare.