Nell’articolo dedicato all’investimento in mercati emergenti, abbiamo visto come nel 2014 i cosiddetti paesi Bric si siano comportati molto diversamente. E anche le prospettive per il 2015 sono variegate. Non è quindi più possibile trattare questi mercati finanziari come un blocco unico, ma occorre fare distinzioni.
Tra i paesi Brics, quello che ha avuto le migliori performance nel 2014 e rimane meglio impostato per il 2015 è l’India.
Perché investire – fattori di ottimismo
Il premier indiano Modi ha iniziato una politica di svecchiamento del paese, ancora legato a vecchi riti e alle caste, liberandolo dalla pesante burocrazia. Una visione pro-capitalismo che ha già permesso di riallacciare i contatti con gli Stati Uniti e promette quindi in futuro di aumentare i rapporti commerciali tra i due paesi. Per gli Usa d’altronde l’India è l’unica nazione che può bilanciare la presenza cinese in Asia.
Anche la congiuntura dei prezzi delle materie prime favorisce il grande paese asiatico. Infatti l’India è uno dei maggiori importatori di petrolio per cui grazie al crollo dei prezzi dell’oro nero sia lo Stato che le imprese potranno risparmiare molto sui costi. Senza considerare che il calo dei prezzi dovrebbe alleggerire ulteriormente il carico di spesa per il governo che finora ha sussidiato il costo della benzina.
I bassi prezzi del petrolio dovrebbero aiutare anche a mantenere controllato il livello di inflazione che per l’India è sempre stato un problema. Non a caso lo scorso 16 gennaio la Banca centrale indiana ha tagliato i tassi dello 0,25 % portandoli al 7,75 %.
Attese 2015-2017
Le attese sull’economia indiana sono molto positive. Si prevede una crescita reale del 5,8 % nel 2015 e del 6 % nel 2016, per poi assestarsi al 5,5% dal 2017. Numeri importanti quindi, che tra l’altro presuppongono un sorpasso nel 2017 dell’India sulla Cina.
Come investire
Nel tuo portafoglio azionario puoi dedicare una piccola quota alle azioni indiane quotate sulla Borsa di Mumbai. Come già abbiamo avuto modo di chiarire, mentre solitamente per i mercati più competitivi e aperti (Usa e Europa) suggeriamo di approcciare il mercato con ETF che replicano l’indice generale, nel caso dei paesi Bric privilegiamo spesso i fondi, basandoci sui dati dell’andamento storico recuperabili da Morningstar.
Per quanto riguarda l’India suggeriamo un fondo che si è ben comportato negli ultimi 5 anni dimostrando di saper cogliere le occasioni: Aberdeen Global indian equity A2 (Isin LU0231490524). Buone alternative sono Franklin India A (Isin LU0231205187) e Goldman Sachs India Equity Port P (LU0381555043). Li puoi acquistare tramite banche online come Fineco.
In alternativa, per chi non può accedere a questi fondi (e non vuole cambiare banca, ma suggeriamo comunque di farlo se paghi ancora le spese di custodia o alte commissioni di negoziazione), l’Etf Lyxor Ucits Etf Msci India (ISIN FR0010361683).