Aprile 2013 – Era noto che il 2013 sarebbe stato caratterizzato dalla politica, in particolare dalle elezioni in due stati chiave europei: Italia e Germania.
Le elezioni italiane sono andate come sappiamo. Non c’è una maggioranza solida e si fatica a trovare un Governo, che probabilmente sarà di nuovo di transizione e breve periodo. Nonostante questo per ora i mercati non hanno penalizzato troppo il paese. Soprattutto se si considera che nel frattempo nuove minacce sono affiorate in Europa, come la crisi di Cipro e il rischio di nuovi fallimenti in altri paesi, vedi Slovenia.
La situazione quindi è molto incerta. Per ora è stata penalizzata soprattutto la Borsa Italiana, mentre i titoli di Stato, seppur con uno spread in aumento, stanno tenendo. (nelle due immagini l’andamento delle Borse Europee e dello spread di Italia e Francia)
Dove investire i risparmi tra Italia e Estero
Tra le azioni italiane si possono vedere nuove occasioni di acquisto visto il ribasso. Ancora una volta sono i titoli bancari ad aver subito pesanti perdite e quindi a rappresentare un’opportunità. Banche però appesantite da pesanti svalutazioni sui crediti a causa della crisi che colpisce imprese e famiglie italiane.
La recente politica di austerità è stata deleteria per il paese. Questa infatti ha colpito l’economia reale, consumi e investimenti, portando ad una delle peggiori recessioni del dopoguerra. In questa fase quindi è preferibile non giocare d’azzardo. Come detto per ora i mercati sono stati fin troppo cauti, anche perché temono gli interventi della BCE. Ma non è escluso che il tappo possa scoppiare, con spread in deciso rialzo.
Per questo non consigliamo di operare in acquisto sul mercato azionario italiano mentre riteniamo di limitare l’investimento in titoli di Stato Italiano al 20-30% massimo del portafoglio (immagine: i CDS, che indicano il rischio paese, degli Stati Europei nel 2013).
Diversificare gli investimenti
In questa fase è importante per l’investitore italiano, che come tutti investe preferibilmente nel mercato domestico, diversificare sui mercati stranieri. Per questo meglio un azionario europeo che italiano. Ma meglio ancora anche una quota sui mercati azionari più promettenti: emergenti e USA.
Anche nel settore obbligazionario meglio diversificare all’estero, evitando di pensare che acquistando titoli bancari italiani si riduca il rischio. Per la liquidità restano validi i conti di deposito che a 12-18 mesi offrono ancora rendimenti interessanti, seppur in discesa,e consentono di attendere tempi migliori (attualmente a 12 mesi: InMediolanum 3,1%, IwBank 3%, CheBanca 2,75%, YouBanking 2,75%, Conto Arancio 2,40%).
Per chi dispone di buoni capitali, vale la pena avere una piccola quota in investimenti alternativi come oro: ci sono diversi ETF finanziari, oppure i più esperti possono pensare all’oro fisico (che presenta però diversi costi di intermediazione, conservazione e assicurazione).
Infine sempre in ottica di diversificazione è utile avere un conto all’estero, specie in Svizzera.