Da oggi, 7 maggio, parte il roadshow di presentazione dell’IPO (initial pubblic offer) di Facebook. Dal 18 maggio 2012 le azioni Facebook saranno quotate e quindi acquistabili al Nasdaq.
Analisi della società Facebook
Il prezzo delle azioni offerte sarà compreso fra i 28 e i 35 dollari per un controvalore massimo di 13,6 miliardi e soprattutto una capitalizzazione complessiva della società compresa tra 77 e 96 miliardi di dollari. La valutazione è inferiore alle attese (anche delle quotazioni sui mercati non ufficiali, i cosiddetti mercati grigi o grey market). Nonostante sia inferiore ai 100 miliardi l’operazione resta la maggiore Ipo di sempre, superando i 23 miliardi di dollari di Google nel 2004.
A questi livelli il prezzo dell’azione sarà pari a 91 volte gli utili e 13-16 volte il fatturato (ricavi). Google oggi quota a 5,5-6 volte il suo fatturato e anche quando fu collocata non raggiunse i livelli che potrà raggiungere ora Facebook.
Acquistare o no il titolo Facebook?
Facebook è il più grande social network al mondo ed in costante crescita. Si stima che gli utilizzatori di Internet passino il 7% del loro tempo sui social network. Il problema è come monetizzare questo traffico. Per ora si punta soprattutto sulla pubblicità ma resta il fatto che non si potranno minimamente toccare i livelli di Google. Se sul motore di ricerca gli annunci pubblicitari sono integrati nel servizio (i risultati sponsorizzati rispondono alle esigenze dell’utente), in Facebook sono una componente aggiuntiva e isolata. Del resto Facebook si usa per conversare e condividere, la pubblicità è quindi un qualcosa di intrusivo e non richiesto. Per questo il modello FB non può essere paragonato a Google.
Il fatto è che il modello di business del social network non è ancora definito ma del resto anche Google quando si presentò sul mercato era in condizioni poco migliori. L’incognita però esiste ed è notevole; anche se ci sono le potenzialità non è ancora chiaro come possano essere sfruttate per guadagnare. E Facebook dovrà guadagnare molto, per sostenere un valore di mercato pari al minimo dell’offerta (28 dollari) il fatturato dovrebbe crescere a 50 miliardi entro il 2021.
Del resto i precedenti collocamenti di società Web 2.0 sono stati contrastanti, ma per lo più deludenti. Solo Linkedin (social network per contatti professionali) e Tripadvisor (sito web di informazioni turistiche) hanno quotazioni superiori al valore dell’IPO. Groupon, Zynga (la società che sviluppa noti videogiochi proprio su Facebook), Pandora e RenRen sono in ribasso. E la situazione peggiora se si considera il prezzo del primo giorno di quotazione.
Il rischio bolla c’è, dubbi e rischi sono alti e come al solito vale il principio di correlazione diretta fra rischio e rendimento atteso. Occorre quindi guardare con occhio critico al titolo e porre attenzione all’alta volatilità che contraddistinguerà le azioni Facebook, soprattutto all’inizio.
Sicuramente l’attesa è alta e ci sarà una vera e propria corsa da parte degli investitori per accaparrarsi una quota della società. L’ipo è riservata alle banche americane, banche e investitori italiani sono esclusi e dovranno attendere che i titoli aprano le negoziazioni sul Nasdaq. Per operare privilegia i conti online come Fineco che offrono le migliori condizioni di negoziazione (il conto è a zero spese, a parte il bollo)
Un utile lettura per saperne di più sulla storia del più grande social network del mondo:
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