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OPA Mps su Mediobanca: cosa possono fare ora i piccoli azionisti che non hanno aderito

Posted on 28/10/202525/10/2025 by Luca

opa mps mediobancaSi è conclusa con un tasso di adesione dell’86,3% l’offerta pubblica di scambio (Opas) di Mps su Mediobanca, dopo la riapertura dei termini tra il 16 e il 22 settembre. L’operazione, che prevedeva la consegna di 2,533 nuove azioni Mps e 0,9 euro in contanti per ogni azione Mediobanca, ha superato la soglia minima del 66,67%, necessaria per procedere alla fusione tra i due istituti.
Tuttavia, non è stato raggiunto il 90% di adesioni, soglia che avrebbe fatto scattare l’OPA residuale, cioè il diritto per i soci rimasti di vendere le proprie azioni a Mps allo stesso prezzo dell’offerta.

Cosa significa non aver aderito

Per i risparmiatori che non hanno consegnato le proprie azioni Mediobanca, la conseguenza immediata è quella di essere rimasti azionisti di minoranza in un titolo con flottante ridotto. In pratica, con meno azioni in circolazione sul mercato, la liquidità del titolo diminuisce: questo rende più difficile vendere in futuro a prezzi favorevoli e aumenta la volatilità.

La mancata soglia del 90% ha avuto un effetto diretto sul prezzo: già dal 23 settembre il titolo Mediobanca ha iniziato a perdere terreno, discostandosi in modo marcato dal valore implicito dell’offerta.
Nell’ultimo mese, tra il 22 settembre e il 22 ottobre, le azioni Mediobanca hanno perso oltre il 22%, un calo molto più marcato rispetto al -12% di Mps nello stesso periodo. Una dinamica che ha colto di sorpresa molti piccoli investitori convinti che il titolo potesse mantenere stabilità dopo la chiusura dell’operazione.

 

Le due strade possibili per i risparmiatori

Chi si trova oggi con azioni Mediobanca non consegnate all’Opas ha due opzioni principali:

  1. Vendere sul mercato:
    È possibile cedere le azioni alle quotazioni attuali, accettando però una perdita rispetto al prezzo implicito dell’offerta di Mps. Questa scelta può essere valutata da chi preferisce ridurre l’esposizione al rischio di un titolo meno liquido e con un futuro societario più incerto.
  2. Restare azionisti di minoranza:
    In alternativa, si può scegliere di mantenere le azioni Mediobanca, continuando a percepirne i dividendi. Tuttavia, occorre essere consapevoli che, dopo l’operazione, il flottante è più ridotto e ciò può incidere sulla negoziabilità del titolo e sulla sua capacità di reagire positivamente agli andamenti di mercato.

Cosa può succedere in futuro

L’unica possibilità di riapertura dei giochi si avrebbe nel caso in cui Mps decidesse di rilanciare, portando la propria partecipazione oltre il 90% attraverso una nuova offerta. In quel caso, scatterebbe l’OPA residuale, e i piccoli azionisti avrebbero un’ulteriore finestra per uscire a condizioni più favorevoli.

Al momento, però, non ci sono segnali ufficiali in questa direzione. Mps ha già ottenuto il controllo necessario per procedere alla fusione operativa con Mediobanca, e le priorità sembrano ora concentrate sull’integrazione delle due realtà piuttosto che su un nuovo intervento sul capitale.

 

In sintesi

Per chi è rimasto azionista di Mediobanca, la situazione richiede pazienza e attenzione. Il titolo potrà ancora generare dividendi, ma presenta una minore liquidità e un profilo di rischio più elevato.
Chi preferisce ridurre l’incertezza può valutare una vendita sul mercato, mentre chi punta su una prospettiva di lungo periodo potrà attendere eventuali sviluppi futuri o una nuova offerta da parte di Mps.

In ogni caso, prima di prendere decisioni, è consigliabile confrontarsi con il proprio consulente finanziario di fiducia, per valutare l’impatto dell’operazione sul portafoglio complessivo e scegliere la strategia più adatta al proprio profilo di rischio.

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