Comprare casa è sempre una scelta importante, ma se l’immobile che ci interessa proviene da donazione (cioè è stato regalato dal precedente proprietario a chi ce lo sta vendendo), è bene fare un po’ di attenzione. Questo tipo di provenienza, infatti, può nascondere qualche insidia. Vediamo quali sono i rischi e come proteggersi.
Perché una casa donata può essere “a rischio”?
Il problema nasce dal fatto che la donazione può andare a danneggiare i diritti degli eredi più stretti del donante (cioè la persona che ha fatto la donazione).
In Italia la legge tutela coniuge, figli e, se non ci sono figli, i genitori del donante: questi hanno sempre diritto a una parte minima dell’eredità.
Se con la donazione questa quota viene ridotta, dopo la morte del donante gli eredi “lesi” possono chiedere al giudice di annullare l’atto. In casi estremi, potrebbero addirittura chiedere indietro la casa, anche se nel frattempo è stata venduta a un acquirente in buona fede.
Quanto dura questo rischio?
Non per sempre. La legge prevede dei limiti di tempo:
- dopo 20 anni dalla donazione, il bene non può più essere reclamato;
- dopo 10 anni dalla morte del donante, anche in questo caso i rischi si chiudono;
- se gli eredi rinunciano formalmente a fare causa (ma questo può avvenire solo dopo la morte del donante), l’acquisto diventa subito sicuro.
Come può proteggersi chi compra
Fortunatamente esistono dei rimedi pratici per ridurre o eliminare i rischi:
- Polizza assicurativa: molte compagnie offrono un’assicurazione specifica che copre eventuali richieste degli eredi.
- Clausole di garanzia: il notaio può inserire nell’atto di compravendita tutele a favore dell’acquirente.
- Accordi con gli eredi: se ci sono, si può cercare un accordo diretto (ad esempio una rinuncia successiva).
- Verifica preventiva: prima di comprare, il notaio controlla la provenienza dell’immobile e segnala eventuali rischi.
Conclusione
Comprare una casa proveniente da donazione non è impossibile e spesso le persone lo fanno senza problemi. Bisogna però essere consapevoli che, almeno fino al decorso dei termini di legge, c’è una piccola possibilità che gli eredi del donante rivendichino l’immobile.
La buona notizia è che, con l’aiuto del notaio, di una polizza o con le giuste garanzie contrattuali, si può affrontare l’acquisto con maggiore serenità.
Se acquisti casa tramite un mutuo sarà la stessa banca a richiederti la polizza, alcune banche potrebbero invece rifiutarti il finanziamento. Per toglierti ogni dubbio leggi la Guida al Mutuo.
Checklist: cosa controllare prima di comprare una casa proveniente da donazione
✅ Verifica notarile della provenienza
- Accertati che il notaio controlli che l’immobile arrivi effettivamente da una donazione e da quanto tempo.
✅ Data della donazione
- Se sono passati 20 anni dalla donazione o 10 anni dalla morte del donante, il rischio è già estinto.
✅ Situazione familiare del donante
- Informati (tramite notaio o venditore) se il donante aveva coniuge, figli o genitori in vita al momento della donazione. Sono loro i potenziali eredi che potrebbero contestare.
✅ Polizza assicurativa
- Valuta una donazione assicurata: molte compagnie offrono coperture che proteggono l’acquirente da eventuali azioni degli eredi.
✅ Clausole di garanzia nel rogito
- Chiedi al notaio di inserire clausole che obblighino il venditore a rimborsarti in caso di problemi legali legati alla donazione.
✅ Accordi con i legittimari
- Se possibile, valuta con il notaio la possibilità di ottenere una rinuncia all’azione (dopo la morte del donante) da parte degli eredi legittimari.
✅ Consulenza legale o notarile preventiva
- Prima di firmare, chiedi un parere a un professionista esperto: può aiutarti a valutare se ci sono rischi reali o solo teorici.