Molti traders da tempo stanno scommettendo sull’inversione del trend dei tassi di interesse. Ma finora si sono fatti solo male, soprattutto chi ha acquistato titoli molto lunghi come i Btp oltre i 20 anni o i secolari bond austriaci. Certo, si può rispondere che si tratta di scommesse a lungo termine ma aspettando si poteva guadagnare di più, cedola inclusa. Perché i tassi non solo sono saliti ben oltre le previsioni ma resteranno a livelli alti più a lungo di quanto si pensava fino a pochi mesi fa.
Questa strategia di puntare sulle obbligazioni con scadenze molto lunghe non è solo italiana ovviamente. Negli Stati Uniti però viene fatta non sui singoli titoli ma sui fondi, nello specifico un ETF. E in effetti è strano che in Italia in pochi abbiano guardato a questi strumenti attirati a volte da singoli titoli poco liquidi e rischiosi.
Investire su Etf obbligazionari
Uno degli investimenti più caldi di Wall Street può sembrare sorprendente: si tratta di un fondo di obbligazioni del Tesoro a lunga scadenza. Le azioni dell’iShares 20+ Year Treasury Bond ETF sono vicine al minimo di 16 anni e hanno perso più della metà del loro valore dal picco del 2020, ma gli investitori stanno affluendo in massa. Gli afflussi totali per l’anno hanno toccato i 21 miliardi di dollari. Si tratta di un fondo BlackRock, ticker TLT, che investe passivamente in obbligazioni del Tesoro statunitense a lunga scadenza e attualmente rende circa il 5%, in linea con l’obbligazione del Tesoro a 30 anni.
Ha raccolto più denaro di qualsiasi altro fondo negoziato in borsa a reddito fisso nel 2023 e in generale viene battuto solo da due fondi azionari. Quello che è insolito è che solitamente gli investitori puntano ai fondi con le migliori performance. In questo caso, però, sembra che stiano scommettendo che i rendimenti siano vicini al loro picco e destinati a diminuire. Una diminuzione dei rendimenti sarebbe una vittoria per gli investitori del TLT.
Se i rendimenti iniziano a diminuire, gli investitori in obbligazioni a lunga scadenza beneficeranno dell’aumento dei prezzi. Poiché le obbligazioni a maggiore durata sono le più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, aumenteranno più rapidamente se i tassi diminuiranno e diminuiranno più rapidamente se aumenteranno.
Il TLT è diventato il fulcro dell’azione per gli investitori grandi e piccoli che scommettono sul percorso dei rendimenti obbligazionari o semplicemente vogliono esporsi alle obbligazioni a lunga scadenza. Le sue dimensioni, la liquidità e il robusto mercato delle opzioni legato al fondo lo hanno reso uno strumento preferito dai trader di Wall Street rispetto all’acquisto e alla vendita delle obbligazioni sottostanti.
Il fondo ha attirato significative scommesse al rialzo e al ribasso nei mesi recenti. La maggior parte degli afflussi al fondo di quest’anno probabilmente proviene da investitori che cercano di aumentare la loro esposizione a reddito fisso per approfittare dei rendimenti più elevati. Il rendimento del Tesoro a 30 anni era sceso fino al 3,5% ad aprile di quest’anno, prima di superare il 5% nei giorni recenti. Secondo i dati di Dow Jones Market Data.
Tutti gli occhi saranno di nuovo puntati sul presidente della Fed, Jerome Powell, quando parlerà al termine della riunione di novembre della banca centrale, alla ricerca di indizi sulla traiettoria dei tassi di interesse. Di recente, ha suggerito che l’impennata dei rendimenti dei Treasury a lungo termine potrebbe consentire alla banca di mettere in pausa la sua campagna di aumento dei tassi.
Il superamento del rendimento del Tesoro decennale del 5% è stato un segnale per prelevare del denaro dai mercati monetari al fine di garantirsi rendimenti simili su un periodo più lungo.
Il potenziale vantaggio nell’acquisto di debito governativo a lunga scadenza sta diventando più attraente per alcuni investitori. Se i rendimenti dovessero diminuire di mezzo punto percentuale dai livelli di giovedì, gli investitori in un Treasury statunitense a 30 anni avrebbero un rendimento totale del 13% nei prossimi 12 mesi tra apprezzamento dei prezzi e pagamenti di interessi. Una diminuzione di un punto percentuale nei rendimenti porterebbe a un rendimento totale del 23%. Una variazione nella direzione opposta sarebbe rischiosa.
Si sta comunque correndo un rischio significativo. I rendimenti potrebbero salire al 5,5 o al 6%, e ciò potrebbe causare perdite. Tradizionalmente, i titoli di Stato sono considerati un rifugio che può guadagnare terreno quando gli investitori sono preoccupati per altri mercati o eventi geopolitici. Ad esempio, lo scoppio di una guerra in Medio Oriente e la possibilità di ulteriori tensioni nel conflitto potrebbero rendere i titoli più attraenti.
Finora, tuttavia, coloro che hanno acquistato il “ribasso” in TLT non hanno ancora visto ricompense. Anzi hanno guadagnato i ribassisti. Ma ora stanno uscendo: “C’è troppo rischio nel mondo per rimanere short sulle obbligazioni ai tassi a lungo termine attuali. L’economia si sta rallentando più velocemente di quanto suggeriscano i dati recenti”.
Quanto succede negli Stati Uniti può esser istruttivo anche per molti investitori italiani. Invece di puntare a singoli titoli, se si vuole scommettere sull’inversione dei tassi, è meglio andare su un Etf, più liquido e meno rischioso.