Chebanca sta promuovendo sul suo sito il lancio di due nuove obbligazioni targate Mediobanca ovvero i prodotti MB33 (Isin IT0004981871) e MB34 (Isin IT0004981889) entrambe della durata di 8 anni
L’obbligazione Mediobanca MB33 è un prodotto a tasso fisso con tasso annuo lordo pari al 3,20%.
L’obbligazione Mediobanca MB34 è un prodotto a tasso misto con durata di 8 anni: il primo anno il tasso è pari al 3% con cedola annuale, mentre dal 2° all’8° anno il tasso è costituito dall’Euribor 3 mesi +1,50% con cedola trimestrale minima del 2,50% lordo e massima del 4,50% lordo.
Per entrambe le obbligazioni l’investimento minimo è di 5.000 euro con multipli di 1.000 euro e il periodo di sottoscrizione (salvo chiusura anticipata) si conclude il 7 febbraio 2014.
Convengono le nuove obbligazioni Che Banca?
Prendiamo a riferimento questi due bond per capire come effettuare una prima valutazione sulle obbligazioni. La convenienza di un’obbligazione può essere definita anzitutto in termini relativi, vale a dire in base alla quotazione e quindi al rendimento di titoli analoghi o confrontabili.
In questo caso il raffronto può essere fatto con il BTP 5% 01 Mar 2022 (isin IT0004759673), quindi con scadenza analoga di 8 anni, che offre un rendimento netto del 2,77%.
L’obbligazione Mb33 se comprata a 100, darà il 2,56 % netto annuo, sembra quindi al momento poco conveniente.
Il secondo titolo, Mb34 invece ha una struttura più complessa: nel peggiore dei casi (con rendimento sempre pari al floor del 2,5) offrirà il 2,05%, nel migliore dei casi (tasso di interesse sempre uguale al cap del 4,5%) il rendimento sale al 3,45% circa. In questo caso quindi la scommessa è non solo sul se cresceranno i tassi di interesse, ma soprattutto sul quanto velocemente. Per esempio riteniamo difficile che già a inizio anno prossimo, quando sarà determinata la prossima cedola, l’euribor a 3 mesi sia superiore all’1% e quindi è probabile che il secondo anno la cedola sia pari al floor del 2,5%. Se anche poi i tassi toccassero il cap, il rendimento sarebbe già sceso al 3,25%. Anche se ci si attende in futuro una ripresa dei tassi è quindi una scommessa il fatto che offra rendimenti superiori alla precedente, e soprattutto al Btp.
C’è poi infine da fare una valutazione ulteriore legata al rischio emittente, ma per Mediobanca al momento non sembrano esserci grossi problemi all’interno ovviamente del rischio Italia.
Non credete che sul breve periodo i conti deposito escono vincenti anche se bisognerà vedere che cosa accadrà alle scadenze dei vincoli?
sì, abbiamo indicato spesso che per investimenti di breve periodo sono meglio i conti deposito. Basti pensare a quel che rende ora un btp a 3 anni, sempre meno di un cd nonostante la riduzione dei tassi proposti dalle banche.