Le aste di titoli di Stato italiani dell’ultima settimana sono state positive. Il Btp a 5 anni ha segnato rendimenti in discesa dal 5,29% di luglio al 4,73%, abbastanza stabile il decennale calato solo di 14 punti base al 5,82%. I rendimenti rimangono comunque alti, segno che le tensioni non sono finite. Chi è più propenso al rischio può acquistare Btp a 5-10 anni, i più prudenti dovrebbero rimanere entro i 3 massimo, in mezzo (3-5 anni) chi vuole sfruttare ulteriori miglioramenti sui mercati.
L’economia globale continua a dare segnali negativi. In Europa la recessione è più profonda del previsto nell’area euro, aggravata anche da una forte contrazione del credito. Le stime sul Pil dell’Italia prevedono un calo del 2% quest’anno e tutta l’area euro è in contrazione (-0,5%) ma con situazioni molto eterogenne: leggera crescita in Germania (0,5%), stabilità in Francia e vistoso calo nell’Europa mediterranea con -1,5% Spagna, -3,5% Portogallo, -7% Grecia.
Ma i rischi ora sono globali. I paesi emergenti stanno rallentando, gli Stati Uniti si avvicinano alla fine dei benefici fiscali che hanno finora sostenuto i consumi interni. La cautela negli investimenti non è più una scelta, bensì una necessità. Occorre saper diversificare e selezionare coerentemente le scelte del proprio portafoglio. Nei prossimi articoli dedicheremo approfondimenti ai vari mercati.
Non c’è però dubbio che in questo momento sui mercati finanziari più che l’economia pesi la politica. Settembre sarà un mese cruciale per la definizione delle modalità di aiuto dei fondi europei. Il 12 settembre la Corte Costituzionale tedesca si esprimerà sulla costituzionalità degli aiuti europei. Probabile che ci sia un giudizio positivo, in caso contrario il contraccolpo sui mercati sarà pesante. L’immagine seguente (fonte Borsa e Finanza) illustra bene la quantità di eventi politici di settembre che potranno influire sulle Borse e l’andamento dei titoli di Stato.
Personalmente sono sempre più ottimista sul fatto che la BCE potrà aumentare l’efficacia dei suoi interventi, acquistando anche titoli sul mercato. L’incertezza politica, e anche economica come abbiamo visto, rende comunque impossibile ogni previsione.
In questa situazione quindi, almeno per qualche settimana, solo gli investitori più aggressivi dovrebbero prendere posizioni, cercando di sfruttare eventuali notizie positive dalla politica. Nei prossimi articoli evidenzierò alcune operazioni speculative evidenziandone rischi e possibilità. Ti ricordo che puoi abbonarti alla newsletter per ricevere gratuitamente via email i successivi articoli non appena pubblicati (ti basta inserire la tua email nello spazio a fine articolo).