L’Etfs gold bullion nei primi giorni del 2015 ha guadagnato circa il 15 %. E’ l’inizio di un nuovo trend in rialzo o solo una correzione?
Dopo aver oscillato a lungo a fine 2014 intorno ai 1.200 dollari l’oncia, le quotazioni dell’oro sono tornate, seppur momentaneamente, a superare la soglia dei 1.300 dollari. Il rialzo è arrivato in seguito alla decisione della Banca centrale svizzera di non bloccare più il cambio del franco. Una scelta che ha ridato alla moneta elvetica il ruolo di porto sicuro per gli investimenti. Franco svizzero e oro sono tornati a rappresentare l’assicurazione contro le incertezze del futuro: deflazione, Grecia, euro, crisi Ucraina etc.
Come investire? Quali rischi?
Dobbiamo anzitutto partire dallo scenario di mercato fondato su tre presupposti:
- il dollaro Usa dovrebbe continuare a rafforzarsi nei confronti delle principali valute, complice anche il rialzo dei tassi da parte della Banca centrale americana. Solitamente dollaro e oro tendono a muoversi al contrario: più il dollaro si rafforza, più l’oro si indebolisce;
- il rallentamento della crescita globale dovrebbe continuare a tenere bassa l’inflazione. L’oro tende a salire quando il carovita galoppa, mentre perde interesse quando la crescita dei prezzi non c’è o è debole;
- il Quantitative Easing della Banca centrale europea dovrebbe dare effetti positivi sulla zona euro, favorendone le Borse. Listini azionari che corrono sono sfavorevoli all’oro, che si compra per proteggersi dai momenti di turbolenza.
Siamo quindi di fronte ad un semplice rimbalzo tecnico? In effetti il quadro per il metallo giallo sembra rimanere non molto positivo. Nonostante i timori sul futuro della Grecia le quotazioni dell’oro sono tornate a flettere. Anche l’analisi tecnica grafica sembra supportare un ritorno verso quota 1.200 dollari l’oncia.
Che fare dunque con gli investimenti in oro? Se non l’hai in portafoglio, per ora attendi. Se hai già investito in oro fisico o tramite l’Etfs gold bullion securities (Isin GB00B00FHZ82) vendi l’eventuale quota eccedente il 5 % del tuo portafoglio, il resto lo mantieni come diversificazione e assicurazione nel caso in cui qualche evento causi una brusca caduta dei mercati. Se sei un trader attivo e dinamico, che monitora quotidianamente i mercati, e vuoi speculare sui movimenti dell’oro, vendi adesso tutto il metallo giallo in portafoglio puntando a ricomprarlo una volta che il prezzo dell’oro sarà ridisceso verso i 1.200 dollari l’oncia in modo da sfruttare in seguito il possibile rimbalzo. Questa strategia ovviamente comporta il rischio di essere costretto a ricomprare a prezzi più alto.
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Aggiornamento: Come previsto nell’articolo il prezzo dell’oro è tornato a scendere intorno ai 1.200 dollari, quota che avevamo indicato come buona per rientrare (ma solo per traders). Il quadro non rimane comunque favorevole, le Borse vanno bene e, come sai, si compra oro soprattutto quando ci sono problemi e paura. Inoltre ci sono dubbi sul rallentamento dell’economia cinese, al momento il più grande acquirente di oro al mondo. C’è anche qualche segnale positivo, come le Banche centrali che stanno continuando a comprare oro.
Non ci attendiamo comunque grandi scossoni. L’analisi tecnica lascia al massimo pensare ad un rimbalzo a quota 1.320 (circa +8% dai prezzi attuali). L’oro rimane comunque nei nostri consigli un investimento speculativo di cui detenere al massimo il 5% tramite Etfs gold bullion securities (Isin GB00B00FHZ82). Se vuoi operare più attivamente sull’oro, ti consigliamo di approfondire il discorso leggendo i libri indicati sopra: l’investimento in oro ha caratteristiche peculiari che vanno conosciute, sia in ambito fondamentale che tecnico.
Salve, da alcuni anni seguo con attenzione il Vostro Blog traendone preziosi consigli.
L’articolo sull’oro mi ha stupito: pubblicate (copiando) articoli in lingua inglese tradotti in italiano ???!!!
Ci sono diversi collaboratori che per passione offrono la loro collaborazione saltuaria in base alle singole materie di interesse (come l’oro) e ovviamente ognuno può prendere spunti da analisti finanziari italiani o stranieri, ma non è mai una semplice copia o traduzione di un articolo.