Lunedì 20 maggio sarà il tradizionale DivDay, il giorno in cui molte società quotate alla Borsa di Milano pagheranno il dividendo. Dopo l’anticipo di Telecom, Fiat e Prysmian questo appuntamento conferma il clima di austerity che già lo scorso anno aveva caratterizzato il listino milanese. Staccheranno la cedola ben 22 su 40 delle maggiori società quotate.
Azioni bancarie
Si fa sentire soprattutto sul settore bancario finanziario la crisi in corso. Anche nel 2013 non distribuiranno dividendi Banco Popolare, BPM e Monte Paschi di Siena, e da quest’anno pure Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Mediobanca.
Puntuali invece i due maggiori gruppi: Unicredit (0,09 euro) e Intesa Sanpaolo (0,05) a cui si aggiungono Azimut (0,55), Generali (0,2), Mediolanum (0,18) e Ubi Banca (0,05 euro).
Titoli energetici
Meno esposti alla crisi le società del settore petrolifero ed energetico, su tutte spicca la regina del listino. Eni (1,08 euro per azione). Poi Enel Green Power (0,0259), Saipem (0,68), Snam (0,25) e Tenaris (0,3261). Enel invece staccherà la cedola a giugno.
Bene il settore del lusso
In particolare il gruppo Luxottica con una data stacco prevista il prossimo 20 maggio di 0,58 euro per azione, equivalente ad un rendimento dell’1,37% rispetto ad un prezzo spot di 42,11 euro, propone un incremento di oltre il 18% rispetto ai 49 centesimi staccati a maggio 2012.
Anche Tod’s, pur chiudendo il primo trimestre con una crescita negativa in termini di reddito, si appresterà a distribuire una cedola più ricca, passando dai 2,50 euro dello scorso esercizio ai 2,70 di quello corrente. Cresce anche il dividendo di Ferragamo da 0,28 a 0,33 €.
Altri titoli
Niente dividendi anche quest’anno per gli azionisti di Finmeccanica e Fiat (Fiat Industrial invece ha distribuito lo scorso 24 aprile 22,5 centesimi). Per Fiat gli analisti non si attendono alcuna cedola nemmeno il prossimo anno al contrario di quanto previsto per Finmeccanica.
Infine, sono presenti al Div Day anche: Pirelli (0,32), Ansaldo Sts (0,18 euro), Atlantia (0,746), Buzzi Unicem (0,05), Campari (0,07), Diasorin (0,5 euro), Lottomatica (0,73) e Parmalat (0,039).
Ricordo che al momento dello stacco della cedola si genererà un’analoga flessione della quotazione del titolo (ovviamente grafici e statistiche saranno aggiornati in modo da non evidenziare la variazione).
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