Trade Republic si è affermata come una delle più grandi piattaforme di risparmio in Europa, con l’obiettivo di rendere l’accesso al mercato finanziario semplice, sicuro e conveniente per milioni di persone. Nata come broker per la negoziazione di azioni e ETF, la società tedesca con licenza bancaria completa sta ora evolvendo il suo modello per diventare una vera e propria piattaforma di gestione patrimoniale completa, con l’introduzione di nuove classi di attivi.
Cosa Offre Trade Republic: Investimento, Risparmio e Spesa
Trade Republic offre un ecosistema finanziario integrato che va oltre il semplice brokerage, abbracciando tre pilastri: investire, risparmiare e spendere.
1. Investimenti Semplificati e a Basso Costo
La piattaforma offre l’accesso a una vasta gamma di strumenti finanziari:
- Azioni ed ETF: Oltre 9.500 azioni ed ETF negoziabili, spesso con una commissione fissa di 1€ per ordine o la possibilità di negoziare frazioni di azioni.
- Piani di Accumulo (PAC): Permette la creazione gratuita di piani di investimento ricorrenti e automatici su migliaia di ETF e azioni, partendo da soli 1€, facilitando la costruzione di ricchezza a lungo termine.
- Criptovalute e Derivati: È possibile negoziare criptovalute (reali, non CFD) e una selezione di warrants e certificati.
- Regime Fiscale: Per i clienti italiani, Trade Republic agisce da sostituto d’imposta (Regime Amministrato), gestendo automaticamente il calcolo e il versamento delle imposte.
2. Risparmio Remunerato e Sicuro
Un elemento distintivo di Trade Republic è la remunerazione della liquidità non investita.
- Interessi sulla Liquidità: La banca trasferisce agli utenti il tasso di interesse della BCE (attualmente il 2% annuo), accreditato mensilmente e calcolato giornalmente, senza massimali. Questa flessibilità permette di depositare e prelevare il denaro in qualsiasi momento.
- Sicurezza: I depositi liquidi sono protetti fino a 100.000 € secondo la normativa UE.
3. La Carta di Debito e il Saveback
Trade Republic offre una carta di debito Visa gratuita (senza canone mensile) che integra le funzionalità di investimento e risparmio:
- Prelievi Gratuiti: Prelievi bancomat illimitati e gratuiti in tutto il mondo a partire da 100 €.
- Saveback (1%): Per ogni acquisto idoneo effettuato con la carta, l’utente riceve l’1% di Saveback, che viene automaticamente investito in un Piano di Accumulo a sua scelta.
La Nuova Frontiera: Il Lancio del Reddito Fisso
In linea con la sua ambizione di diventare una piattaforma di wealth management, Trade Republic ha recentemente introdotto una nuova e cruciale classe di attivi: i prodotti a reddito fisso. Questa mossa segue, a breve distanza, il debutto dei Private Markets e rappresenta la seconda di tre nuove classi di attivi previste.
Una Nuova Offerta a Rischio Contenuto
La nuova offerta mira a fornire agli investitori un accesso facile a una classe di attivi a rischio contenuto, essenziale per la diversificazione del portafoglio:
- Accessibilità: Gli investitori possono scegliere tra un’ampia disponibilità di ETF obbligazionari, legati a emittenti come grandi governi e aziende, con un investimento iniziale che parte da soli 1 euro.
- Flessibilità Massima: A differenza dei depositi vincolati tradizionali, i prodotti a reddito fisso di Trade Republic possono essere venduti in qualsiasi momento al prezzo di mercato, garantendo agli investitori la liquidità necessaria.
Il co-fondatore di Trade Republic, Christian Hecker, ha sottolineato l’importanza di questa espansione:
«Per costruire ricchezza nel lungo periodo è essenziale combinare diverse classi di attivi. È così che investono i professionisti, e ora lo rendiamo possibile, passo dopo passo, per tutti. La forte domanda per i nostri prodotti a reddito fisso mostra che molte persone cercano un modo semplice e sicuro per iniziare a investire. Con questa nuova offerta, forniamo esattamente questo: rendimenti stabili con un basso livello di rischio».
Questa introduzione si basa sul modello di trasferimento del tasso di deposito BCE, che Trade Republic ha adottato con successo dal gennaio 2023, e che ha permesso di distribuire ai propri clienti un totale di 2,5 miliardi di euro in interessi. Con l’aggiunta del Reddito Fisso, Trade Republic consolida il suo percorso verso la democratizzazione di strumenti di investimento un tempo riservati a un pubblico di professionisti.
L’Altra Faccia della Medaglia: Le Criticità di Trade Republic Sotto la Lente
Trade Republic si è guadagnata una solida reputazione come piattaforma di investimento a basso costo e ad alta digitalizzazione. Tuttavia, dietro l’attrattiva di commissioni contenute e un’interfaccia intuitiva, si nascondono diverse criticità che la rendono una scelta meno ideale per l’investitore esigente, specialmente per chi ha un orizzonte temporale lungo o cerca una piattaforma completa.
Le principali “ombre” sulla piattaforma riguardano il servizio clienti, la modalità di esecuzione degli ordini e le limitazioni dei servizi bancari.
1. Servizi Bancari e Assistenza Clienti: I Nodi Critici
Trade Republic non è, e non ambisce a esserlo, una banca a tutto tondo.
- Assenza di Servizi Bancari Tradizionali: Mancano funzionalità fondamentali per la gestione quotidiana della finanza personale e aziendale, come la possibilità di effettuare pagamenti F24, bollettini, attivazione di RID (mandati di addebito diretto) o bonifici ricorrenti. Il conto è orientato quasi esclusivamente al trading e al risparmio remunerato.
- Customer Care Limitato: Una delle lamentele più frequenti riguarda la scarsa qualità e l’accessibilità limitata del servizio clienti. L’assistenza è gestita primariamente tramite un help center in-app con risposte precaricate. È notoriamente difficile avviare una chat dal vivo o parlare direttamente con un operatore, rendendo problematiche le risoluzioni di questioni complesse come blocchi operativi o ritardi nei bonifici.
2. Il Costo Nascosto: Esecuzione degli Ordini e Spread
Nonostante le commissioni di transazione siano minime (spesso 1€ fisso), l’investitore si confronta con potenziali costi occulti legati al meccanismo di esecuzione degli ordini.
- LS Exchange: Borsa Secondaria e Meno Liquida: Trade Republic instrada la maggior parte degli ordini (azioni, ETF, obbligazioni) sulla piattaforma elettronica LS Exchange, gestita dalla borsa di Amburgo. Questa borsa è considerata secondaria, significativamente più piccola e meno liquida rispetto a mercati principali come Borsa Italiana o Xetra.
- Rischio di Spread Più Ampi: Una liquidità inferiore su LS Exchange può ampliare il bid-ask spread (la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita). Per titoli meno scambiati, questo spread può diventare un costo occulto per l’investitore, che paga un prezzo leggermente più alto o vende a un prezzo leggermente più basso del valore di mercato effettivo.
- Problemi di Esecuzione e Liquidità: Su borse meno frequentate, ordini di grandi dimensioni rischiano di non essere eseguiti immediatamente o per intero. In periodi di stress del mercato, gli investitori potrebbero incontrare difficoltà nel vendere titoli meno liquidi al prezzo desiderato.
3. Trasferimento Titoli e Payment for Order Flow (PFOF)
Due aspetti cruciali riguardano la portabilità del portafoglio e il modello di business del broker.
- Difficoltà nel Trasferimento Titoli: L’operatività su LS Exchange comporta un problema significativo: molti broker non accettano questa borsa come origine per i trasferimenti. L’investitore che desidera cambiare intermediario è spesso costretto a vendere i propri titoli (realizzando e tassando eventuali plusvalenze) per poi ricomprarli sul nuovo broker, un processo costoso e fiscalmente svantaggioso.
- La Controversia del PFOF: Tradizionalmente, Trade Republic ha tratto guadagno dal Payment for Order Flow (PFOF), una pratica in cui vende gli ordini dei clienti a un market maker. Sebbene il market maker sia teoricamente tenuto a garantire la migliore esecuzione, questa pratica può tradursi in un ulteriore costo occulto per il cliente (lo spread leggermente aumentato).
Il Futuro è Senza PFOF: La pratica del PFOF sarà vietata nell’Unione Europea a partire dal 2026. Questo rappresenta un punto di svolta fondamentale. Sebbene Trade Republic abbia comunicato di aver interrotto il PFOF in Italia da inizio 2024, il divieto generale impatterà il suo modello di business complessivo. Si teme che, per compensare la perdita di questa fonte di ricavo, il broker possa essere costretto ad aumentare le commissioni di transazione in futuro, ponendo nuovamente l’investitore davanti al dilemma di accettare costi maggiori o affrontare la difficile procedura di vendita e ricompra dei titoli su un altro intermediario.
In sintesi, Trade Republic offre un eccellente punto di ingresso nel mondo degli investimenti, ma gli utenti dovrebbero essere consapevoli dei potenziali costi nascosti legati alla liquidità del mercato di esecuzione e alle lacune nei servizi di assistenza e bancari. Pur avvicinando il pubblico dei risparmiatori ritengo anche poco utile investire cifre infinitesimali, meglio piuttosto aprirsi un conto deposito, lasciar accumulare un po’ di capitale e poi investire nel caso. State attenti soprattutto alla pubblicità più o meno nascosta. Molti youtuber e blogger consigliano Trade Republic ma semplicemente perché ricevono una commissione a iscritto o per i grandi influencer un vero e proprio contratto di sponsorizzazione.
Purtroppo molti piccoli investitori sono attratti da questi broker che permettono di investire pochi euro su singole azioni. Ma anche se i costi di negoziazione sono bassi (con il rischio però di uno spread ampio) il gioco non vale la candela. Impara a pianificare i tuoi investimenti e non puntare su singole azioni. O se lo vuoi fare, prima studia. Ti consiglio la lettura di Impara a Investire come i Guru