Sono in molti che hanno a disposizione piccole cifre, 5-10-15 mila euro, e desiderano iniziare ad investire. Strano a dirsi, ma è più difficile investire bene 10.000 euro piuttosto che 100.000.
Ci sono due ragioni, tra loro interdipendenti:
- la diversificazione del portafoglio, la regola base che ogni investitore dovrebbe seguire.
- costi e tasse che incidono pesantemente sui piccoli importi
La teoria del portafoglio indica come la diversificazione del portafoglio serva a mitigare i rischi. Spesso è paragonata al detto popolare “non mettere tutte le uova nello stesso cestino”. Il problema è che con importi ridotti diversificare gli investimenti non è facile, anzi.
Mettiamo di avere 10.000 euro da investire. Dovremmo suddividere il portafoglio in almeno 4 parti, ed investire quindi 2.500 euro su 4 titoli o strumenti finanziari diversi. Anche operando con un conto online come Fineco , i costi delle commissioni inciderebbero parecchio. Con le banche tradizionali poi raddoppiano o triplicano (senza contare che questa fanno pagare anche dei diritti di custodia sul dossier titoli).
In un recente articolo del Sole 24 Ore venivano intervistati alcuni (presunti) esperti in materia di investimenti. Guarda caso tutti proponevano fondi di investimento, e per fortuna qualcuno anche ETF (lasciamo stare poi che nel dettaglio proponevano strumenti fin troppo articolati e complessi).
Fondi ed ETF consentono certamente di diversificare, anche se con cifre ridotte rimane comunque una diversificazione limitata. Si può per esempio acquistare un ETF obbligazionario in Euro e magari una quota inferiore di azionario europa. E’ quindi evidente che seppur differenziando sugli strumenti europei, non si può andare oltre.
Francamente ritengo che, salvo che si decida di fare trading o di fare Forex (per esempio Markets consente di aprire un conto con 100 dollari, offre un bonus di 2.000 e leva), non sia semplice e forse opportuno investire in strumenti come azioni o obbligazioni. Un altro motivo è la tassazione. L’introduzione del bollo ha penalizzato i piccoli risparmiatori. Se investi 10.000 euro, pagherai 34,2 euro di bollo, vale a dire lo 0,34% annuo. Detto così può sembrare poco, ma considerando gli attuali rendimenti delle obbligazioni (inclusi i titoli di Stato) è molto. Pensa che ora i Bot offrono un rendimento lordo inferiore all’1%. Sottrai commissioni, ritenuta fiscale sugli interessi e bollo e devi essere già contento se non ci perdi.
Per somme sui 10-15 mila euro un’alternativa valida sono da anni i conti di deposito grazie a buoni rendimenti e l’assenza di spese. Con cifre simili (salvo appunto tu non voglia darti al trading, nel qual caso ripeto ti consiglio il broker Markets) devi puntare alla protezione del tuo potere d’acquisto, vale a dire portare a casa un rendimento netto superiore all’inflazione. A tal proposito proprio da pochi giorni il conto deposito YouBanking del Banco Popolare offre un 3,5% lordo a 18 mesi. E senza fare pagare bollo e spese. In pratica prendi il 2,8% netto, un valore doppio rispetto all’inflazione. Con 10.000 euro sono 280 euro puliti ogni anno.
Per queste ragioni, con cifre simili, ti consiglio di valutare di volta in volta quello che è il miglior conto deposito del momento. Ad agosto era Che Banca (che però ora offre il 2,4% lordo), da settembre il migliore è nettamente YouBanking.