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Oro da Investimento: Si Fa Strada l’Ipotesi di Tassazione Agevolata nella Manovra 2026

Posted on 17/11/202515/11/2025 by Luca

Tassazione dell'oro fisicoL’oro da investimento detenuto dalle famiglie italiane è diventato un elemento chiave nel dibattito sulla Manovra Finanziaria 2026. L’obiettivo è introdurre, tramite un emendamento, una procedura di rivalutazione fiscale agevolata sul modello già adottato per le cripto-attività. Questa misura mira a far emergere il vasto patrimonio in metallo prezioso e a generare un gettito significativo per le casse statali.

La Necessità di una Sanatoria Fiscale

L’intervento nasce dalla difficoltà di molti contribuenti di dimostrare il costo di acquisto dell’oro in loro possesso (spesso lingotti, monete o placchette d’oro ereditati o acquistati in contanti anni fa).

Il Problema Attuale

In assenza di un documento di acquisto valido (come una fattura o un contratto), la normativa attuale prevede che, al momento della cessione (vendita):

  • L’intero valore di vendita dell’oro sia considerato plusvalenza.

  • Venga applicata l’aliquota del 26% (imposta sostitutiva standard sui redditi di natura finanziaria) su questo valore totale, non solo sul guadagno effettivo.

  • Questa situazione crea un onere fiscale sproporzionato, penalizzando chi vende anche in assenza di intento speculativo.

La Soluzione Proposta

L’emendamento, sostenuto in particolare da Lega e Forza Italia, introduce un’opzione di affrancamento fiscale per sanare questa posizione:

  • I detentori di oro senza adeguata documentazione potranno aderire a una procedura di rivalutazione del bene.

  • Il contribuente verserà un’imposta sostitutiva ridotta al 12,5% (a fronte del 26% ordinario) sul valore dell’oro dichiarato alla data del 1° gennaio 2026.

  • Il termine di adesione per questa “finestra” agevolata si vocifera possa essere fissato al 30 giugno 2026.

Impatto Economico e Contesto Politico

Questa operazione non ha solo uno scopo di equità fiscale, ma è cruciale per la ricerca di coperture finanziarie per la Manovra.

  • Vasto Potenziale: Si stima che l’oro da investimento detenuto dagli italiani valga tra 133 e 166 miliardi di euro.

  • Gettito Atteso: L’adesione del 10% dei detentori permetterebbe allo Stato di incassare tra 1,67 e 2,08 miliardi di euro.

  • Copertura Cruciale: Questo gettito, superiore al miliardo di euro stimato come necessario, potrebbe finanziare la cancellazione (o la revisione) della controversa norma sull’imposta sui dividendi per le quote societarie inferiori al 10%, scongiurando l’aumento della pressione fiscale su tale categoria e mitigando il rischio di fuga di capitali all’estero.

Approfondimento: Come Funziona la Rivalutazione Fiscale

Una rivalutazione fiscale, in questo contesto, è un’operazione che permette di attribuire legalmente un nuovo “costo d’acquisto” a un bene detenuto, noto come valore affrancato, pagando subito un’imposta ridotta.

1. La Dichiarazione e il Versamento

Il contribuente che decide di affrancare l’oro:

  • Dovrà fare una dichiarazione formale (spesso tramite un intermediario abilitato) del quantitativo di oro da investimento posseduto.

  • Dovrà versare l’imposta sostitutiva del 12,5% calcolata sul valore di mercato di quell’oro al 1° gennaio 2026.

Esempio Pratico:

  • Oro da affrancare: Un lingotto di 1 kg.

  • Valore di mercato al 01/01/2026: $V = 60.000$ euro.

  • Imposta da versare (12,5%): $I = V \times 0.125 = 60.000 \times 0.125 = 7.500$ euro.

Pagando i 7.500 euro, l’investitore affranca il lingotto, stabilendo che il suo costo d’acquisto fiscalmente riconosciuto è ora pari a 60.000 euro.

2. La Vendita Futura

Quando il contribuente deciderà di vendere lo stesso lingotto in futuro, il calcolo della plusvalenza sarà molto più equo:

Elemento Senza Affrancamento (Oggi) Con Affrancamento
Prezzo di Vendita (Esempio) 65.000 € 65.000 €
Costo d’Acquisto Riconosciuto 0 € 60.000 € (Valore Affrancato)
Plusvalenza Tassabile 65.000 € (Intero Valore) 5.000 € (65.000 € – 60.000 €)
Imposta Dovuta (26% su Plusvalenza) 16.900 € 1.300 €

In sintesi, il pagamento immediato dell’imposta ridotta al 12,5% funge da assicurazione fiscale per le future vendite, evitando la tassazione sull’intero capitale e limitandola al solo, effettivo, guadagno realizzato.

L’operazione è, pertanto, una mossa chiave per il Governo per generare liquidità immediata e, al contempo, un’opportunità di   regolarizzazione per i detentori di oro da investimento.  La guida tassazione dell’oro fisico  sarà aggiornata con le novità se entreranno in vigore.

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