Investire in arte per molti suona strano. Vero che spesso siamo abituati a “investire” in oggetti costosi che non sono un vero investimento: gioielli, auto, mobili etc.
E’ possibile trattare l’investimento in arte in modo rigoroso senza lasciarsi guidare solo da gusto e mode? Claudio Borghi Aquilini, professore di economia all’Università Cattolica di Milano, ci prova nel suo nuovo libro “Investire nell’arte”.
L’autore cerca di dimostrare che con la crisi, che ha abbattuto tanti finti dogmi finanziari, l’arte può essere anche meglio di oro e mattone. Ma soprattutto insegna i concetti e i metodi base per investire nel settore, che è possibile operare in modo redditizio anche con acquisti di qualche migliaio di euro. Nel libro si trova molta pratica, con esempi e suggerimenti per orientarsi al meglio nella fase di selezione e acquisto.
“Mentre nell’intero pianeta le opere d’arte sono ormai definitivamente riconosciute come beni di investimento, alla pari dei titoli e degli immobili, in Italia, per molti, il mercato dell’arte è ancora un oggetto misterioso. Una questione per super ricchi e addetti ai lavori? Con la crisi che ha abbattuto le sicurezze degli investimenti tradizionali e con l’avvento di internet non è più così. Claudio Borghi Aquilini intende dimostrare che oggi un quadro può essere meglio dell’oro e del mattone, e che è possibile fare acquisti soddisfacenti e redditizi anche solo con qualche migliaio di euro. Il settore è in forte crescita e registra un aumento costante degli appassionati: fiere, cataloghi online, aste televisive e sul web, forum specializzati, gallerie sono sempre più frequentati, e chi investe ha anche interessanti vantaggi fiscali. Basta saper scegliere. L’autore, oltre a inquadrare le particolarità e le regole del mercato, fornisce esempi e suggerimenti per orientarsi nell’acquisto e per cominciare una collezione. Prefazione di Francesco Micheli.”.
Ti invito a leggere anche i commenti più sotto lasciati da lettori del libro …
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