Continua la rincorsa del dollaro. L’euro, dopo aver superato quota 1,25, è sceso ora sotto la soglia psicologica di 1,20 sul biglietto verde. Il dollaro Usa è salito ai massimi del 2018 grazie agli ottimi dati macroecomici statunitensi che confermano una crescita solida, mentre quella in Europa dà segni di rallentamento. Gli investitori sono tornati a puntare sugli Usa e sul fatto che la Fed possa aumentare altre 3 volte quest’anno i tassi di interesse (tale probabilità è cresciuta al 49% rispetto al 32% di un mese fa).
Il Wsj Dollar Index, che confronta il dollaro con altre sedici valute, è salito dello 0,6%, su livelli che non si vedevano dal 28 dicembre scorso. Bank of America Merrill Lynch conferma che la corsa del dollaro versus l’euro è destinata a continuare (prevedendo il cambio euro/dollaro a 1,15 entro la fine del primo semestre). Lo strategist sui cambi David Woo ha individuato otto ragioni per puntare sul dollaro contro l’euro. Secondo l’esperto stanno tornado a valere i fondamentali, quindi la correlazione tra il dollaro e il differenziale dei tassi di interesse.
8 motivi per puntare sul dollaro
Vediamo quindi in dettaglio le ragioni indicate da David Woo per sostenere la ripresa della moneta Usa.
- I segnali di rallentamento nell’Eurozona ad aprile supportano la teoria che non si tratti di un rallentamento episodico ma che l’euro sia troppo forte.
- Negli Stati Uniti l’aumento degli investimenti è seguito da maggiore produttività e salari più alti.
- Un accordo sul Nafta concluso dagli Usa nelle prossime settimane potrebbe dare maggiore potere negoziale agli Stati Uniti nei confronti della Cina.
- Le società americane stanno annunciando i rimpatri della loro liquidità offshore.
- L’obiettivo di ridurre la leva da parte della Cina limiterà la possibilità per il Pboc di adattarsi ai futuri rialzi Fed.
- Il fatto che la curva dei tassi in Usa sia piatta e più ripida in Eurozona implica che gli investitori esteri considereranno solo investimenti senza copertura valutaria nei bond in dollari, mentre useranno copertura per quelli in euro.
- Il premio per il rischio per il deficit fiscale Usa è già molto alto. La preoccupazione per il deficit fiscale che supererà quota mille miliardi è motivata, perché il fatto che il dollaro abbia uno status di riserva implica il fatto che non debbano esserci dubbi sulla capacità dello zio Sam di rimborsare i suoi bond. Ma il premio per il rischio pagato dai bond Usa è già molto alto e non tiene conto dell’ipotesi che la riforma fiscale dia un impulso alla crescita anche nel lungo termine.
- Con le divergenze tra momentum e posizionamento degli investitori la prevalenza di posizioni lunghe sull’euro sta per volgere al termine.
Il dollaro è quindi la valuta su cui puntare nei prossimi mesi. Fallo operando con broker autorizzati e affidabili, noi consigliamo Etx Capital, broker inglese quotato a Londra che offre tra i migliori spread sul mercato europeo.