Nel vuoto legislativo italiano che non riconosce alcun diritto alle coppie di fatto sono le assicurazioni a fornire una garanzia quando uno dei due partner viene a mancare. In presenza di un legame matrimoniale lo Stato elargisce al coniuge superstite la pensione di reversibilità per garantire il suo sostentamento, ma se i due partner non sono legalmente sposati, siano essi una coppia eterosessuale o gay, nulla è dovuto. Allo stesso modo in presenza di beni patrimoniali, il compagno o la compagna non entrano nell’asse ereditario, a meno che non vi sia stata in precedenza una cointestazione o sia presente un testamento, che però può essere impugnato dai congiunti.
Una tutela per le migliaia di coppie di conviventi potrebbe essere garantita da un’assicurazione online o da una tradizionale ed è proprio ciò che ha pensato una delle più importanti Compagnie italiane che ha ideato due diversi tipi di polizze. Una garantisce che non si verrà esclusi dall’asse ereditario, l’altra invece offre al superstite una vera e propria pensione. L’importo dei premi varia in base all’età dei contraenti e al capitale che viene assicurato, ma dovrebbe aggirarsi in media attorno ai 500 euro annui. Tra l’altro, l’attuale normativa consente, in sede di dichiarazione dei redditi, di dedurre i premi pagati per l’assicurazione del fondo pensione fino a un massimo di 5.164 euro annui.
Questa iniziativa ha ricevuto il plauso di Approdo-Arcigay che vede in queste nuove proposte un modo per tutelare le coppie gay in mancanza del riconoscimento delle unioni civili. Secondo Claudio Tosi, consigliere dell’Associazione, le due nuove polizze sono un primo passo perché anche lo Stato Italiano si decida a riconoscere le unioni civili, così come avviene in molti altri paesi europei. E’ pur vero che il Comune di Genova consente di certificare la propria situazione di conviventi rilasciando un attestato, ma deve essere il Parlamento a legiferare in merito e, in attesa che ciò avvenga, ogni iniziativa che punti a tutelare i partner, è benvenuta.