Il crack della Global Group Consulting riaccende i riflettori sulle truffe legate all’oro fisico. Ecco come funzionano gli schemi piramidali che promettono rendimenti del 4% al mese e come proteggersi da investimenti ingannevoli.
Un nuovo allarme: truffe mascherate da investimenti in oro
L’oro, tradizionalmente considerato un bene rifugio sicuro, è tornato protagonista anche nel mondo delle truffe finanziarie. Il recente caso della Global Group Consulting, finito sotto processo per truffa aggravata e abusivismo finanziario, è un esempio emblematico di come un falso investimento in oro fisico possa trasformarsi in un meccanismo piramidale che colpisce migliaia di risparmiatori.
Il 13 ottobre scorso, nel corso di un’udienza presso il Tribunale di Milano, il giudice per le indagini preliminari Alberto Carboni ha respinto le richieste di patteggiamento avanzate dagli imputati, sottolineando «la massiva penetrazione sociale delle attività della società e i gravi danni arrecati al pubblico indistinto dei risparmiatori».
Gli investitori che si sono costituiti parte civile sono oltre 2.100, ma secondo gli inquirenti i truffati potrebbero essere più del doppio.
Come funzionava lo schema della Global Group Consulting
Secondo le indagini della Procura di Milano e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, dietro la Global Group Consulting si nascondeva un vero e proprio schema piramidale, travestito da investimento in oro e prodotti farmaceutici.
Il meccanismo partiva da una proposta di acquisto di oro fisico attraverso una società apparentemente indipendente, la Private Gold. Successivamente, l’oro veniva presentato come base per ulteriori investimenti in ambito farmaceutico, con la promessa di rendimenti mensili del 4%, del tutto irrealistici.
A fare da collante era stato creato anche un club esclusivo, il Global Club, che dava ai clienti un senso di appartenenza e prestigio. Attraverso un’app dedicata (spesso “malfunzionante”), gli investitori potevano teoricamente monitorare i propri guadagni, ma nella realtà i fondi venivano impiegati per sostenere la piramide e pagare i rendimenti promessi agli investitori più anziani.
I segnali d’allarme: promesse troppo belle per essere vere
Il fascino dell’oro e la paura dell’inflazione sono stati sfruttati dai promotori della truffa per convincere migliaia di risparmiatori. L’offerta combinava elementi “affidabili” e moderni: oro fisico, farmaceutica e valute “crypto” interne alla piattaforma.
Ma secondo gli esperti, ci sono segnali ricorrenti che devono mettere in guardia gli investitori:
- Rendimenti garantiti o troppo elevati (come il 4% al mese, pari a quasi il 50% annuo);
- Pressioni a reclutare nuovi investitori per ottenere bonus o guadagni aggiuntivi;
- Assenza di autorizzazioni Consob o di licenze finanziarie ufficiali;
- App o piattaforme non verificabili, che mostrano numeri fittizi o non permettono prelievi immediati;
- Comunicazioni aggressive e selettive, che spingono a “non perdere l’occasione”.
Le parole della Guardia di Finanza: un sistema commerciale verticistico
Le intercettazioni raccolte dalla Guardia di Finanza mostrano come la rete Global Group fosse organizzata come una struttura commerciale a più livelli, con obiettivi di vendita precisi e forte pressione sui promotori.
In una conversazione registrata, un dirigente lamentava che alcuni agenti «si siedono una volta raggiunto il loro obiettivo» e pretendeva che le “dashboard” fossero sempre piene di nuovi appuntamenti. In un’altra intercettazione, un agente dichiarava di aver raccolto 160 mila euro in un solo mese da 130 clienti.
Tutti elementi che confermano la natura piramidale dell’organizzazione, dove i guadagni provenivano dai nuovi ingressi piuttosto che da reali investimenti in oro.
Come difendersi dalle truffe sull’oro fisico
L’interesse crescente verso l’oro come bene rifugio ha attirato anche operatori senza scrupoli. Ecco alcuni consigli pratici per proteggersi:
- Verificare sempre che l’intermediario sia autorizzato da Consob o Banca d’Italia.
- Diffidare da rendimenti garantiti, soprattutto se superiori al 5-6% annuo.
- Chiedere documentazione reale sull’oro acquistato, come certificazioni di purezza e luogo di custodia.
- Evitare investimenti “misti” (oro + farmaceutico, oro + crypto): sono spesso escamotage per confondere.
- Non firmare moduli o rinunce senza consulenza legale.
- Segnalare comportamenti sospetti alla Guardia di Finanza o a Consob.
Il caso Global Group Consulting è un monito per tutti gli investitori: anche il bene rifugio per eccellenza può diventare una trappola se usato come esca in schemi fraudolenti.
L’oro fisico rimane uno strumento valido di diversificazione, ma va acquistato solo attraverso canali certificati e operatori autorizzati. Quando un investimento promette guadagni facili, è quasi sempre il preludio a una perdita certa. Ti ricordo poi che è importante conoscere le norme fiscali sull’oro fisico, in tal senso ti rimando alla guida Tassazione dell’oro fisico.