I rendimenti di Bot e Btp sono al minimo storico. Il problema è che non lo sono perché ora il mercato le premia. Non sono infatti gli investitori stranieri ad acquistarli, e nemmeno quelli italiani ormai. Il calo dei rendimenti è semplicemente dovuto all’azione della Banca Centrale Europea, politica che continuerà almeno fino al 2017.
Ma tutte le obbligazioni in euro continuano a non dare soddisfazioni agli investitori. Tassi di interessi miseri, persino sotto zero. Una situazione che non cambierà a breve. In Europa i tassi non sono destinati a salire almeno fino a marzo 2017. E la probabilità che questa situazione continui anche dopo marzo 2017 è alta visto che l’economia stenta a riprendersi sul serio.
E’ il momento di fare un tagliando ai tuoi investimenti in obbligazioni e titoli di Stato. In particolare per vendere quei bond che ormai, da qui alla scadenza, non ti daranno alcun rendimento.
Le alternative in cui reinvestire ci sono, anche se ovviamente prendendosi dei rischi.
Quali obbligazioni acquistare
Iniziamo dalle obbligazioni subordinate delle banche. Ovviamente, visto i recenti fallimenti, meglio puntare su banche solide e solo quando i rendimenti lo giustificano. Consigliamo per esempio le Unicredit step up 30/06/2020 e 31/03/2021. Sono due titoli con cedole crescenti e che rimborsano annualmente una parte del capitale investito (ammortising).
Se si vuole puntare al tasso variabile, ci sono alcune proposte che, anche nell’ipotesi di tassi fermi, possono dare rendimenti decenti.
Il primo è Mediobanca valore variabile 10/09/2025. Offre una cedola pari all’Euribor a 3 mesi più il 2,25 % con minimo garantito del 3 %. Anche nell’ipotesi peggiore (vale a dire ottenere sempre la cedola minima) il rendimento netto è l’1,92 %. E da qui al 2025 ovviamente si può sperare in una risalita dei tassi.
L’obbligazione del Banco Popolare tasso variabile 30/07/2022 ha una cedola pari all’Euribor 3 mesi (oggi è pari a -0,3 %) più il 4,375 %, e senza valore minimo garantito. Allo stato attuale il rendimento è del 2,5%, scenderebbe all’1,99% nel caso di euribor –1%.
Altro classico sono le obbligazioni ad alto rendimento. In questo caso consigliamo di operare non sui singoli titoli ma tramite fondi ed Etf. In particolare l’Etf Amundi euro high yield liquid bond iboxx (Isin FR0011494822).
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Obbligazioni in valuta estera
Per chi vuole puntare sui bond in valuta, rimane sempre aperta la puntata sul dollaro. Puoi valutare per esempio Mediobanca Tv Cap&Floor 13/04/2022 (Isin IT0005090045), Credit Suisse tasso misto 13/06/2026 (Isin XS1396632504) oppure l’Etfs Long Usd Short Eur (Isin JE00B3RNTN80).
Per chi preferisce il rischio e quindi le valute esotiche, vale la pena di puntare sul real brasiliano, selezionando però emittenti solidi (quindi non brasiliani). Per esempio i titoli della Bei che presenta molte obbligazioni quali Bei XS1014703851 21/12/17 e Bei XS1347819390 27/06/19.
Se sei un investitore prudente e non vuoi, in questo momento, rischiare in azioni o obbligazioni, evita le proposte delle banche e non lasciare i tuoi soldi sul conto corrente (tra bollo e commissioni vai in perdita). Sfrutta almeno i conti deposito online. Certo, i rendimenti non sono un granché, ma almeno difendi il capitale e guadagni qualcosa.
- Che Banca: 1,20% per 6 mesi ai nuovi clienti o per nuova liquidità;
- Conto Arancio: 1% per 12 mesi.