Si parla spesso di riforma delle pensioni e di maggiore flessibilità di uscita. Per chi decide di seguire lo stile FIRE dell’indipendenza finanziara e vivere di rendita, è importante valutare prima di lasciare il lavoro, se potrà aver poi un ulteriore sostegno con la pensione. Soprattutto se si sono versati anni di contributi che rischiano di andare persi. Vediamo quindi le regole per chi lascia il lavoro prima dell’età pensionabile.
I requisiti di accesso alla prestazione pensionistica sono: 20 anni di contribuzione e 67 anni di età, sia per gli uomini che per le donne e per tutti i lavoratori, siano essi dipendenti, pubblici e privati, e autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti e altro), in tutti i regimi previdenziali (Inps, ex Inpdap e altro).
Si evidenzia che, è possibile anche esercitare la facoltà di cumulo dei contributi versati in diverse gestioni Inps e anche in gestioni diverse da quelle gestite dall’Inps, ad esempio lavoratori dipendenti Inps e Casse professionali, per raggiungere il requisito dei 20 anni per la pensione di vecchiaia; in questi casi il lavoratore otterrà la liquidazione della pensione al perfezionamento dei requisiti anagrafici più elevati tra quelli previsti per i singoli fondi interessati al cumulo, previsti per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Il requisito dei 67 anni di età rimarrà immutato fino al 2026 e quindi non sarà adeguato alle speranza di vita. E’ previsto l’aumento dal 2027 in 67 anni e 1 mese. È importante ricordare anche, che per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario che vi sia la cessazione del rapporto di lavoro dipendente al momento della decorrenza della pensione stessa. Invece, non è necessario che ciò avvenga per quanto concerne i lavoratori autonomi che possono continuare l’attività esercitata.
Condizioni speciali
Sono state previste inoltre, delle condizioni speciali e ulteriori possibilità di pensionamento per i lavoratori con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, cioè di coloro che appartengono al sistema contributivo. Tali soggetti possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito contributivo di 20 anni e dei predetti requisiti anagrafici dei 67 anni di età; è da considerare però, che è necessario soddisfare una condizione particolare e cioè, che l’importo della pensione risulti non inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale, vale a dire il cosiddetto “importo soglia”.
Non si tiene conto dell’importo soglia, se i soggetti interessati accedono alla pensione di vecchiaia al compimento dei 70 anni di età, da adeguare alla speranza di vita, oggi sono necessari 71 anni, con cinque anni di contribuzione “effettiva”, obbligatoria, volontaria, da riscatto, con esclusione di quella accreditata figurativamente a qualsiasi titolo, e a prescindere dall’importo della pensione raggiunto.